I trattori, su cui sventolava una bandiera tricolore, durante il tragitto hanno richiamato l’attenzione suonando i clacson. “Senza agricoltori, no cibo e no futuro per i nostri figli” e “Se anche oggi hai mangiato ringrazia il Signore, è un agricoltore”, alcuni dei cartelloni affissi sui trattori. “Siamo arrabbiati, ci stanno maltrattando. Ora basta”, ha detto uno dei manifestanti. “Vediamo se ci saranno risposte tra oggi e domani, altrimenti non molleremo. Il Made in italy non è riconosciuto, i costi di gestione sono elevati e non siamo sostenuti dalla politica”.
In tanti hanno manifestato emozione nel vedere che, al passaggio dei trattori, la popolazione ha incoraggiato i manifestanti. “Porteremo questa lotta fino in fondo. Continueremo a coltivare e lottare”. In piazza anche tanti rappresentanti delle aziende bufaline della Piana del Sele. “Questa è una minima rappresentanza di chi protesta, siamo orgogliosi del nostro lavoro e ci batteremo per avere quello che chiediamo. Siamo felici che il popolo sia dalla nostra parte. Bisogna capire le nostre problematiche che sono anche le vostre. Noi vogliamo dare un futuro ai nostri e ai vostri figli”.
Il presidio è poi concluso intorno alle ore 15:00 con i mezzi pesanti che a poco alla volta hanno lasciato l’area di parcheggio del centro cittadino per tornare nella Piana del Sele creando inevitabilmente dei disagi alla circolazione veicolare.