Maggioranza e governo, dopo averlo accantonato nel 2023, sono ritornati su questo tema inserendone la discussione nell’ambito del processo di conversione del cosiddetto decreto Milleproroghe.
Una soluzione questa a lungo osteggiata dai sindacati, che hanno sempre lamentato la necessità, al contrario, di favorire il turn-over del personale medico impegnato nei servizi ospedalieri pubblici e di adeguare al rialzo le retribuzioni al fine di rendere più attrattiva una professione che finisce poi o in imbuto o nell’opzione da parte di molti professionisti che scelgono di impegnarsi nel privato anziché nel pubblico.