La corsa al pronto soccorso di Battipaglia, l’estenuante attesa prima di essere trasferita al Ruggi di Salerno e il ricovero presso il Reparto di Ortopedia e Traumatologia, diretto dal dottore Mauro Nese, dove le hanno riscontrato un grave trauma del bacino, lo sfondamento dell’acetabolo, la lussazione dell’anca e la frattura del polso.
La nascitura però, era miracolosamente illesa, protetta e al sicuro nell’utero di una mamma che attendeva il suo arrivo da tantissimo tempo. La donna infatti, di 46 anni, aveva affrontato molte difficoltà prima di rimanere incinta e quell’incidente così devastante, l’aveva portata nella totale disperazione. La situazione è apparsa estremamente complessa e la paziente è stata gestita con cautela e professionalità dal punto di vista ostetrico, ortopedico e neonatologico.
Dopo un primo infruttuoso tentativo di stabilizzare il bacino, e dopo aver concordato un percorso di protezione per mamma e figlia, i medici hanno deciso di trasferire la paziente nel reparto di Gravidanza a Rischio, diretto dal dottore Mario Polichetti, dove è stata immobilizzata e monitorata costantemente per protrarre la gravidanza più a lungo possibile.
Giunta alla 32esima settimana, la gestante ha accusato febbre alta e sofferenza fetale, così il dottore Mario Polichetti, ha dovuto praticarle un cesareo d’urgenza. È venuta alla luce Desirée Maria, una bellissima bambina di 1,800 kg, affidata alle cure della TIN, diretta dalla dottoressa Graziella Corbo, che insieme alla sua equipe, ha fatto fronte ai bisogni clinici della bambina nata prematuramente, e che ora, dopo un mese, ha raggiunto la completa stabilità cardiocircolatoria e le condizioni necessarie per lasciare l’incubatrice.
La mamma di Desirée intanto, è stata sottoposta ad una complicata operazione chirurgica, riuscita perfettamente, ed eseguita dal dottore Nese, che dopo più di 4 ore di intervento, le ha ricostruito la parete acetabolare completamente frantumata, ed inserito protesi d’anca di ultima generazione, che le permetteranno di alzarsi e camminare autonomamente tra tre settimane.
“Non è stato facile trovarsi di fronte ad un caso così intricato, dichiarano i medici coinvolti, agire sulle tempistiche e gestire la vulnerabilità di un simile evento. Il lavoro di equipe, il sostegno reciproco, il supporto della Direzione Strategica, aggiungono, sono stati determinati per far sì che la piccola Desirée e la sua mamma, siano finalmente insieme, unite dalla potenza del loro amore”.
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