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Arcigay lascia la sede di Salerno: “E’ invivibile, delusi da Comune e Provincia”

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Dopo 9 anni Arcigay Salerno lascia la sede di via Pandolfina Fasanella, concessa in convenzione dal Comune di Salerno e vandalizzata nel 2019.

Una sede senza bagno, con pavimentazione approssimativa e vistose barriere architettoniche – ha commentato Rocco Del Regno, presidente di Arcigay Salerno – che dopo gli atti vandalici del gennaio 2019 è stata resa ancor più invivibile. Nonostante i molti appelli, le interlocuzioni, le promesse e gli incontri, nessuno ci ha dato risposte concrete.

Abbiamo temporeggiato nella fiducia e nella collaborazione storica con le istituzioni locali e con le persone che si sono avvicendate nel provare a risolvere questa situazione che abbiamo ereditato.

Comprendiamo l’esiguità degli spazi disponibili in città, tuttavia non possiamo pensare che l’unico presidio territoriale a tutela delle persone lgbtqia+, del benessere psicologico e della salute sessuale sia lasciato in condizioni penose».

Per questo motivo come ultimo atto, Del Regno – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – ha chiesto al Direttivo di approvare la riconsegna dello spazio al Comune di Salerno, tanto più che recenti danneggiamenti ai locali vicini ha reso la situazione definitivamente compromessa.

«Ci saremmo aspettati maggiore rispetto, maggiore concretezza e vicinanza. Così non è stato e ne prendiamo atto continuando a lavorare per la comunità in altro modo», ha concluso Rocco Del Regno. Contestualmente a questa decisione, nella stessa sessione il Direttivo di Arcigay Salerno, ha preso atto delle dimissioni dello stesso presidente che, per motivi personali e di sopraggiunti impegni, ha scelto di rimettere il mandato assunto nell’ottobre del 2022. «Una scelta dolorosa – ha commentato ancora il Presidente uscente – che non attiene a questioni associative, ma esclusivamente personali”.

Il Direttivo uscente ha nominato Francesco Napoli, già presidente del comitato territoriale e consigliere nazionale Arcigay, quale commissario interno, con l’obiettivo di avviare consultazioni e costruire un percorso di rinnovamento e di avvicinamento al congresso provinciale.

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