“Avendo parlato sia con l’allenatore che con i cosiddetti Senatori ho trovato una grande voglia di rivalsa facendo una considerazione in me stesso. La partita con l’Inter fa storia a se ed è già il passato. Il Presidente del CONI ha lo spirito olimpico e la più grande manifestazione del mondo è l’Olimpiade e noi vogliamo salvarci”.
“Per noi sarà come trionfare in un’Olimpiade. Come? Vincere con il cuore e con l’anima. Non sono calciatori scarsi e lo sappiamo ma serve la voglia. Abbiamo ancora la possibilità di riuscirci e la storia ci insegna che il calcio è pieno di imprese. Ricordate quando la Roma doveva vincere lo scudetto? Perse in casa con il Lecce già retrocesso”.
“Non è possibile con certi nomi essere ultimi in classifica ed anche i giocatori devono sapere cosa vuol dire mettere a curriculum una retrocessione. Voglio dimostrare che se ci crediamo noi dirigenti ci devono credere anche i calciatori. Bisogna resettare tutto e ripartite dalla prossima gara. La società una spiegazione del perché si è finiti in questa situazione ovviamente se la dà ma è ovvio che non la può comunicare perché fa parte della riservatezza”.
Petrucci poi fa un parallelismo con un altro sport nell’ambito delle sue esperienze pregresse: “Il campionato ci mette davanti un’altra partita già sabato dove si ha modo di dimostrare qualcosa. Nel nuoto avevamo Magnini che era un Campione del Mondo e credevamo di prendere una medaglia invece non si è qualificato nemmeno per la finale. Quando si compete bisogna metterci il cuore e la voglia”.