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Cava città sicura: ok ai controlli del vicinato, firmato protocollo in Prefettura

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Firmato in mattinata in Prefettura a Salerno dal Sindaco di Cava de’Tirreni Vincenzo Servalli e dal Prefetto Francesco Esposito, il protocollo d’intesa per il “Controllo del Vicinato“, che regolamenta la possibilità che i cittadini siano parte attiva e collaborativa per un più capillare controllo del proprio vicinato ed essere un forte deterrente contro i malintenzionati, in particolare per porre un baluardo al fenomeno dei furti perpetrati da malviventi particolarmente abili ad introdursi nelle abitazioni, finanche con persone in casa.
Saranno costituiti, su base volontaria, i “Gruppi di controllo del vicinato“, con un referente per ogni gruppo, che dovranno comunicare la propria disponibilità alla Polizia Municipale. In pratica, ai gruppi sarà consentito esclusivamente il compito di segnalazione di fatti e circostanze che avvengono nelle proprie aree di riferimento, le informazioni circostanziate su auto, persone, rumori sospetti, allarmi, dovranno essere raccolte dal referente del gruppo che potrà conunicarle alle Forze dell’ Ordine per le successive attività e nel caso di pericoli imminente ci si dovrà ovviamente rivolgere al 112 per il pronto intervento.
Vietata alcuna iniziativa personale o collettiva di intervento e i volontari che aderiranno ai gruppi non dovranno essere in alcun modo espressioni di partiti o movimenti politici o sindacali.  Nei prossimi giorni il Comune, attraverso la Polizia Municipale, predisporrà tutte le attività per informare i cittadini, raccogliere le adesioni ed attivare i gruppi sul territorio comunale.
 “È una iniziativa importante e mai realizzata sul nostro territorio – afferma il Sindaco Servalli – ringrazio il Prefetto, il Questore e i Responsabili delle Forze dell’Ordine per la predisposizione di un modello di cittadinanza attiva, di solidarietà sociale in tema di sicurezza urbana che potrà consentire di avere sentinelle su tutto il nostro territorio con regole chiare, evitando assolutamente qualsiasi esposizione a rischi per chi vuole collaborare”.

 

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