I baschi verdi del gruppo Pronto Impiego di Napoli hanno disarticolato cosi una filiera di rifornimento di prodotti illeciti, generati da un opificio gestito da una cittadina italiana, legale rappresentante di una srl, operante nel settore tessile, la quale realizzava e distribuiva la merce contraffatta per la successiva rivendita nei pressi dello stadio e delle zone maggiormente frequentate dai tifosi che parteciperanno all’incontro sportivo.
All’esito dell’intervento, sono stati sequestrati oltre 11.000 prodotti (per lo più sciarpe, divise e cappellini che riecheggiavano anche Maradona) e decine di macchinari ad alta precisione che erano in funzione per la loro fabbricazione, tra cui termo-presse e stampanti laser digitali con pc integrato, computer contenenti oltre 20.000 file di stampa e utensili da lavoro.
All’interno dell’opificio, sono stati individuati, inoltre, tre operai che lavoravano in nero.
La titolare dell’impresa è stata denunciata all’autorità giudiziaria. La merce sequestrata, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato un illecito guadagno, stimato in oltre 300mila euro.
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