In realtà, il motivo di questo assordante silenzio può rinvenirsi nel timore che i voti del PD in Campania potrebbero essere dispersi e che, in fondo, la protesta di De Luca abbia un qualche fondamento.
In realtà, il tentativo di riaprire il dialogo tra Regioni e Governo, che nelle migliori intenzioni avrebbe dovuto essere lo scopo della manifestazione romana, si è rilevato, invece, il segno di un massimalismo di piazza, che colloca l’organizzatore nel novero di quel populismo che proprio dal Presidente De Luca è stato più volte contestato. Ancora una volta, quasi a simbolo dell’insufficienza politica del maggior partito di opposizione, il PD è rimasto in mezzo al guado, non formulando qualche idea alternativa alla proposta del Governo, così consegnando di fatto la leadership dell’opposizione al governatore.
Se è vero che il tavolo tecnico tra Regione Campania e Governo sui fondi di coesione è stato bloccato, a parte la sentenza del TAR Campania oggi oggetto di impugnazione innanzi al Consiglio di Stato, da qualche “incomprensione”, è pur vero che il ritardo è imputabile ad entrambe le parti contendenti. Invero, il PD, in coerenza con le indicazioni di De Luca, crede che le Regioni siano libere di spendere i fondi pubblici come meglio credono, senza doverne rendere conto.
Invero, non può essere questa la linea da seguire, anche perché l’autonomia differenziata non è affatto un’ “idea” di questo Governo, ma resta l’attuazione di quella sciagurata riforma che nel 2001 proprio il PD aveva voluto, facendola passare per pochi voti in Parlamento e sostenendo il risultato di un referendum popolare.
Chi semina vento, raccoglie tempesta !! Se pure il disegno del Governo fosse orientato a svalutare le ragioni del Mezzogiorno, questo non può essere ostacolato, in assenza di una completa ed articolata proposta alternativa, dalle sole manifestazioni di piazza, per altro assai colorite e dal tono non troppo pacifico.
Del resto, l’impiego delle risorse pubbliche da parte della Regione Campania non può certo definirsi encomiabile, troppi sprechi ed inefficienze hanno caratterizzato la politica della spesa regionale: ma pure su questo argomento, che resta centrale, vi è stato il più assoluto silenzio, nessuna parola sull’utilizzo produttivo delle risorse.
Il risultato è che l’opposizione resta oggi, per il PD, affidata alle iniziative di De Luca, da cui Elly Schlein non può più divincolarsi, restando attratta nella fitta ragnatela dell’ormai consolidato massimalismo del suo avversario interno, tra confusione politica e insulti.
Giuseppe Fauceglia
Commenta