“In qualità di rappresentanti sindacali della Fials Salerno, eletti dai lavoratori, ribadiamo il nostro sostegno allo stato d’agitazione, motivato da un’inerzia della direzione strategica dell’Azienda “Ruggi d’Aragona” sulle condizioni di lavoro degli operatori sanitari”, hanno detto Chiola e Luongo.
“Alcuni casi particolarmente critici, su cui stiamo sollecitando risposte senza successo, includono la chiusura del “Da Procida” e il ridimensionamento delle attività senza adeguata copertura del fabbisogno dell’utenza, la criticità del reparto di Pediatria con il personale costretto ad eccessivi carichi di lavoro, la mancanza di sicurezza in Sala Operatoria durante procedure di alta criticità, e il presunto ridimensionamento di Chirurgia generale con conseguente allungamento delle liste d’attesa per pazienti oncologici e trasferimento di personale con con competenze specifiche acquisite”.
Le relazioni sindacali sono al minimo storico e, dunque, la mancanza di confronto diretto con i lavoratori ha contribuito al loro sconforto e senso di abbandono.
Lo stato di agitazione nel comparto sanitario è l’unico mezzo, secondo Chiola e Luongo, per far riconoscere i diritti fondamentali, come il diritto alla sicurezza delle cure.
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