I familiari – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – chiedono chiarezza e giustizia su quanto accaduto.
Nel mirino i sanitari che hanno avuto il ragazzo in cura a Sarno (una prima volta era stato portato anche il 22 febbraio sempre a causa di un malessere e sarebbe stato dimesso) e quelli del nosocomio nocerino dove l’adolescente è spirato. Niente lasciava presagire un epilogo cosi tragico a soli 14 anni.