“Carte alla mano – ha spiegato il Sindaco Pasquale Aliberti – abbiamo rappresentato tutta la cronistoria delle azioni intraprese fin dal nostro insediamento, delle risposte ricevute e di quanto ancora è in corso, relativamente al P.O. di Scafati. Puntiamo all’attuazione del decreto ministeriale 70/2015, rivisto anche nel 2018 dal Governatore De Luca, con l’ospedale di Scafati che venne individuato sempre come presidio ospedaliero. Per cui la richiesta di pronto soccorso base che funge da filtro rispetto al pronto soccorso di primo livello di Nocera Inferiore, ingolfato dal numero di accessi, resta una soluzione tecnica naturale e fattibile per gli atti amministrativi che restano in essere. Della riapertura, tra l’altro, si era parlato anche dopo la chiusura del pronto soccorso e la fine dell’emergenza covid. I lavori avviati, il concorso espletato, le assunzioni effettuate per il reparto di radiologia completato da mesi ci mettono nella condizione oggi di dover capire se la riapertura del pronto soccorso è una questione politica o una strategia tecnica di tipo sanitario di cui, a questo punto, vorremmo sapere le ragioni. La nostra è e sarà una battaglia per la città, al di là dei colori e delle appartenenze politiche. La presenza del consigliere Michelangelo Ambrunzo all’incontro di oggi a Roma va proprio in tale direzione”.
Al Ministero della Salute – ha aggiunto l’Assessore alla Sanità, Antonella Di Palma -siamo stati ricevuti dal Capo segreteria politica del Ministro Schillaci, abbiamo lasciato la documentazione e chiesto un approfondimento affinché il Governo, nelle sue funzioni, interloquisca con la Regione Campania per chiedere l’attuazione del decreto ministeriale avallato anche dallo stesso De Luca nel 2018. Auspichiamo che dal confronto Governo-Regione si possa costruire, nell’interesse della comunità scafatese e non solo”.
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