«Sotto l’aspetto civile abbiamo assistito al meglio la famiglia del compianto Massimo De Rosa – ci dice Gagliano – Ci assumemmo la responsabilità di affidare ad uno studio famoso di infortunistica stradale che opera su Milano, Torino e Bologna».
Accertata la dinamica dell’incidente e le responsabilità del centauro che veniva dalla direzione opposta e che ha causato il frontale, i familiari sono stati destinatari di un risarcimento da parte della compagnia assicurativa che garantiva la responsabilità civile del centauro. Un cospicuo ristoro per la bambina, sua madre, i genitori di Massimo e del fratello a cui va aggiunto il risarcimento per il danno biologico subito.
Quella maledetta domenica c’era lui alla guida dello scooter con in sella Massimo, che ha visto morire. «Nessun risarcimento, seppur potrà portare in vita Massimo, ma almeno la parte assicurativa del procedimento si è conclusa con grande soddisfazione e non senza difficoltà».
Per quanto concerne l’aspetto penale della vicenda, Gagliano dichiara: «Resta aperta la causa penale ancora in fase di svolgimento. Precisiamo che tale situazione è stata seguita con grande impegno fino ad oggi. Così come noi siamo sempre a sollecitare gli enti Comini, Provincia ed Anas affinché si impegnino a mettere in sicurezza la SS 163 “Amalfitana”, evitando ulteriori drammi come quelli vissuti in passato».
Fonte Quotidiano della Costiera