Una situazione più grave per gli uomini, dove le percentuali salgono al 43% (con +12 % di obesi). In aumento i giovani; meglio le donne: i problemi di eccesso ponderale riguardano il 28% della popolazione, mentre è uguale la quota di quelle obese.
Anzitutto a causa della tendenza ad alimentarsi con cibi ricchi di grassi, sale, zuccheri abbinati spesso a bevande gassate a scapito di alimenti sani quali la frutta e la verdura, ahinoi il fenomeno non risparmia neppure le giovani generazioni.
Secondo lo studio, in Italia consuma verdura tutti i giorni solo un bambino su tre (31,3%) mentre ben il 7,8% dichiara di portarla a tavola meno di una volta alla settimana e il 6% di non mangiarla mai. Una situazione preoccupante per un Paese quale il nostro che è leader mondiale nella qualità dell’alimentazione con i prodotti base della dieta mediterranea che sono diventati un modello di consumo in ogni dove. E infatti, quella “mediterranea” – sulla base del best diets ranking elaborato dal media statunitense U.S. News & World’s Report’s – si è classificata come la dieta migliore al mondo nel 2024, davanti alla dash e alla mind.
Diverse le iniziative poste in essere per sensibilizzare i cittadini ad una più corretta disciplina alimentare. Le donne Coldiretti, ad esempio, sono impegnate nel progetto “Educazione alla Campagna Amica” che coinvolge alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia i quali partecipano a lezioni in programma nelle fattorie didattiche e nei laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe.
Per la nota organizzazione degli agricoltori, l’obiettivo è quello di formare dei consumatori consapevoli per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare così il consumo del cibo spazzatura.
di Tony Ardito