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Il benessere è anche questione di peso (di Tony Ardito)

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Da una analisi di Coldiretti sulla base degli ultimi dati Istat – diffusa in occasione della Giornata mondiale dell’obesità che si celebra oggi – emerge che quasi un italiano maggiorenne su due (46%), per un totale di circa 23 milioni di persone, è in sovrappeso o obeso, un fattore di rischio che favorisce molte malattie quali problemi cardiocircolatori, diabete, ipertensione, infarto e certi tipi di cancro. L’eccesso di peso interessa il 35% della popolazione italiana adulta, con l’11% che è addirittura obeso.

Una situazione più grave per gli uomini, dove le percentuali salgono al 43% (con +12 % di obesi). In aumento i giovani; meglio le donne: i problemi di eccesso ponderale riguardano il 28% della popolazione, mentre è uguale la quota di quelle obese.

Anzitutto a causa della tendenza ad alimentarsi con cibi ricchi di grassi, sale, zuccheri abbinati spesso a bevande gassate a scapito di alimenti sani quali la frutta e la verdura, ahinoi il fenomeno non risparmia neppure le giovani generazioni.

Secondo lo studio, in Italia consuma verdura tutti i giorni solo un bambino su tre (31,3%) mentre ben il 7,8% dichiara di portarla a tavola meno di una volta alla settimana e il 6% di non mangiarla mai. Una situazione preoccupante per un Paese quale il nostro che è leader mondiale nella qualità dell’alimentazione con i prodotti base della dieta mediterranea che sono diventati un modello di consumo in ogni dove. E infatti, quella “mediterranea” – sulla base del best diets ranking elaborato dal media statunitense U.S. News & World’s Report’s – si è classificata come la dieta migliore al mondo nel 2024, davanti alla dash e alla mind.

Diverse le iniziative poste in essere per sensibilizzare i cittadini ad una più corretta disciplina alimentare. Le donne Coldiretti, ad esempio, sono impegnate nel progetto “Educazione alla Campagna Amica” che coinvolge alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia i quali partecipano a lezioni in programma nelle fattorie didattiche e nei laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe.

Per la nota organizzazione degli agricoltori, l’obiettivo è quello di formare dei consumatori consapevoli per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare così il consumo del cibo spazzatura.

di Tony Ardito

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