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Salernitana senza pace: c’è anche il dossieraggio sulla vendita della società a Iervolino

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A Salerno c’è effettivamente un’indagine della Procura della Repubblica che riguarda la vendita della società di calcio cittadina. Il presidente della Lazio Claudio Lotito si era dovuto spogliare della società calcistica campana – su input proprio di Gravina – in quanto già titolare di un club che militava in serie A. Così il 31 dicembre 2021 la Salernitana era stata acquisita dall’imprenditore Danilo Iervolino.

Pochi mesi prima, i trustee incaricati di cedere la società – Susanna Isgrò e Paolo Bertoli – hanno informato l’autorità giudiziaria di alcune presunte anomalie che sono state riscontrate tra le offerte ricevute per l’acquisizione del club campano: la “cordata romana” e la “cordata svizzera-fondo lussemburghese“.

Guarda caso il 24 febbraio del 2022, nemmeno due mesi dopo essere divenuto il nuovo proprietario della Salernitana, Iervolino  – come riporta il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – entra nel “mirino” di Laudati e Striano che con «un accesso abusivo alla banca dati Siva» consultano cinque segnalazioni per operazioni sospette contenute nel sistema.

Poi il 6 giugno 2022 Laudati e Striano – sempre tramite un accesso abusivo alla banca dati – scaricano nove segnalazioni per operazioni sospette su Paolo Bertoli, uno dei due trustee dalla cui denuncia era scaturita l’inchiesta della Procura di Salerno sul club cittadino.

Il 28 luglio passano a cercare le eventuali “sos” su Gravina; il 25 agosto e il primo settembre sul presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma (ex di Mara Carfagna), e a seguire sui cugini dell’imprenditore romano Massimo e Valentina Mezzaroma.

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