Il rapporto avuto con Iervolino prescindeva da qualsiasi altro: ha fatto un’offerta, la migliore alla fine della fiera. Non è che Gravina avesse contezza di quel facevamo. Eravamo tenuti a presentare in Figc le offerte ricevute e l’abbiamo sempre fatto, quella di Iervolino è arrivata all’ultimo.
Prima ne erano giunte solo due rispondenti ai criteri, comunque bassissime. Se ci fosse stato un insider, Iervolino avrebbe offerto molto meno di 10 milioni».
E’ quanto ha dichiarato – come riporta il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – Paolo Bartoli che insieme a Susanna Isgrò sono stati i trustee incaricati della cessione della Salernitana, all’epoca di proprietà di Claudio Lotito, e di Marco Mezzaroma, per risolvere il nodo della multiproprietà e che è diventata oggetto del dossieraggio al centro dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Perugia che coinvolge il sostituto procuratore della Dna, Antonio Laudati e il finanziere Pasquale Striano.