Nel 2022 sono uscite le prime informazioni su alcuni giornali e da parte di alcuni giornalisti indagati relativamente a segnalazioni sospette che mi avrebbero riguardato e presentai subito un esposto alla Procura di Napoli, che ho inviato ora alla Procura di Perugia con un esposto cui sono allegate. Appresi tutte queste singolari segnalazioni dai giornali denunciati, come in questi giorni.
In questa vicenda preferisco sempre utilizzare il condizionale perché i retroscena e le condizioni per cui sono accadute queste cose non le sappiamo. Poi ho acquistato la Salernitana e mi sono reso conto che, appena hai successo, notorietà e popolarità, si accende una anomala attenzione talora morbosa.
Assurdo pensare che io avessi cointeressenze con Gravina: prima di acquistare la società non lo conoscevo e non lo avevo mai neppure incontrato in occasioni istituzionali o altro, insomma neppure in via meramente occasionale.
Non avevo alcun rapporto con lui, mai visto se non sui giornali, mai incontrato, mai parlato neppure al telefono. Questo credo che debba essere immediatamente chiarito.
Si è parlato tanto e voglio essere chiaro e definitivo sulla mia posizione in questa vicenda: non sono stato oggetto di alcun avviso di garanzia da nessuna Procura, né da Salerno né da Roma, in relazione all’acquisizione della Salernitana, tutto è stato fatto secondo una regolare procedura ad evidenza pubblica cui ho semplicemente partecipato decidendolo peraltro all’ultimo momento».
E’ uno dei passaggi dell’intervista – pubblicata, nelle pagine nazionali dal quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – dell’imprenditore Danilo Iervolino, presidente anche della Salernitana, che ha tenuto a fare delle precisazioni dopo che dall’inchiesta sul dossieraggio di Perugia è emerso che anche lui è stato vittima degli accessi abusivi del pm Antimafia Laudati e del luogotenente della Finanza Striano.
a colpa».
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