Il provvedimento cautelare ha ritenuto la sussistenza, allo stato, di gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati per aver posto in essere una rete di spaccio che, dal territorio ebolitano, muoveva diverse tipologie di stupefacente, in particolare cocaina, crack, hashish e marijuana, verso Capaccio Paestum, dove veniva poi ceduta a consumatori del posto e nei comuni di Agropoli, Eboli, Campagna, Battipaglia ed Avellino.
L’attività investigativa permetteva, nelle more, di effettuare recuperi per oltre un chilogrammo di sostanza tra cocaina, crack, hashish e marijuana, nonché di segnalare alla competente autorità amministrativa 6 soggetti per il consumo di stupefacente, deferirne 1 in stato di libertà e trarne in arresto altri 8 colti nella flagranza della detenzione di stupefacente ai fini di spaccio.
Inoltre, si documentava il possesso illegale di numerose munizioni calibro 7,65 e di un’arma comune da sparo, sequestrate. Secondo l’ipotesi accusatoria, condivisa dal GIP, l’attività di spaccio di stupefacenti veniva svolta anche all’interno della casa circondariale “Antonio Caputo” di Salerno, dove la droga, destinata ad essere ceduta a terzi, veniva introdotta in occasione dei colloqui.
Infine, si documentava un episodio estorsivo posto in essere nei confronti di un acquirente al fine di recuperare somme di denaro derivanti da pregresse cessioni di stupefacente.