E’ sembrato il giorno piu’ opportuno per lanciare sui media e sulle principali emittenti televisive ,la campagna sociale di sensibilizzazione per il “Social Freezing”, momento di libertà per la donna ,che puo’ cosi’ programmare la gravidanza indipendentemente dal fattore tempo”: ci dice il dottore Raffele Petta, Direttore del Servizio di “ Gravidanze a rischio “ del Centro di Fecondazione Assistita di Napoli ,promotore di questa iniziativa.
Il “Social Freezing” o crioconservazione degli ovociti e’ una metodica per preservare la fertilita’ e ricercare una gravidanza piu’ avanti nel tempo, quando subentrano difficolta’ nel concepimento naturale per riduzione della fertilita’, oppure ottenere una gravidanza in donne che devono sottoporsi a chemioterapia per tumori o a grossi interventi demolitori sulla sfera genitale.
Le motivazioni a farlo sono motivi di studio, motivi lavorativi ( impegni non differibili o per carriera ), motivi economici ( non e’ stata ancora raggiunta una autonomia o una stabilita’ economica ), motivi affettivi ( non si e’ ancora trovato il partner giusto).
Teoricamente si puo’ fare a qualsiasi eta’, ma poiche’ con l’eta si riduce il numero e la qualita’ degli ovociti , e’ consigliabile prima dei 35 anni.
La tecnica consiste in un colloquio esplicativo, poi la valutazione della riserva ovarica : con il dosaggio di un ormone, detto AMH e con la conta ecografca dei follicoli antrali
Successivamente si procede alla stimolazione delle ovaia con degli ormoni e successivo prelievo ecoguidato degli ovociti con blanda sedazione.
Gli ovociti prelevati vengono congelati a – 195 gradi e conservati cosi’ per un tempo indefinito ( anche oltre i 10 anni ).
E’ una procedura a rischio minimo e si fa nei Centri di Fecondazione Assistita autorizzati con comprovata esperienza.
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