«Stringere la mano a Putin e chiedere di scattare una foto con lui? Io non l’avrei mai fatto, assolutamente. Ma neppure con Biden o Barack Obama, con nessun esponente di estremi pensieri.
È un gesto secondo me troppo integralista, l’arte deve essere al servizio di tutti, raccontare il sociale non la politica».
Non è d’accordo con il suo famoso “collega” Jorit, il pittore e urban artist di origine salernitano Antonio Cotecchia che nel giorno della festa della donna – come riporta il sito web salerno.corrire.it – ha regalato al quartiere in cui è cresciuto, Torrione, un murale di grandi dimensioni, circa 14 metri di altezza per 12 di larghezza, dal forte valore simbolico.
Cotecchia insiste: «Putin è un uomo che ha ucciso un altro uomo per non avere competitori alle elezioni, non bisogna dimenticarlo mai.
D’accordo, è un essere umano ma con scelte da dittatore. Anche Hitler e Mussolini erano esseri umani».
Il murale, inaugurato dal sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli in una breve cerimonia che ha richiamato una gran folla di curiosi, è stato realizzato con il supporto di sponsor privati e s’intitola: «Figlie del tempo, fuori dal tempo»: rappresenta tre volti di ragazze calate in tre diversi contesti storici ma simili per la voglia di tagliare traguardi e realizzare aspirazioni senza tempo. «