E’ stata costretta – come riporta anche il sito web salernotoday.it – a ricorrere al ricovero in Neurologia, presso l’ospedale di Vallo della Lucania.
A denunciarlo, a mezzo social, è stato Gerardo Scotti dell’associazione Genesi: “Un’amica era andata al cimitero a portare un fiore sulla tomba di mia figlia – racconta Scotti – Un operatore che lavora lì l’ha aggredita e ora siamo a Vallo in neurologia.
Non si tratta di prevaricazione e basta. Manca l’essere umani. Manca la civiltà dalla base“, ha osservato.