«Sulla ZTL territoriale c’è stata un’intesa istituzionale da parte di 14 Comuni, Provincia di Salerno e Regione Campania sotto l’egida della Prefettura. Questa intesa si sta trasfondendo in una modifica al Codice della Strada che è stata già recepita dalla commissione trasporti e che sta per approdare in aula alla Camera e al Senato grazie all’interessamento dei parlamentari e delle forze politiche che l’hanno sostenuta e che la sosterranno.
Questo vuol dire prospettare una modifica del Codice della Strada – secondo quanto ci è stato detto stamattina – entro il mese di settembre 2024, cosa che consentirà ai comuni di iniziare a ragionare concretamente sulle regole di funzionamento di questo nuovo sistema che è volto a garantire maggiore vivibilità ad un territorio dalla forte attrazione turistica.
E in particolare a consentire la gestione delle emergenze, a partire da quelle sanitarie. Si tratta di un grande risultato istituzionale ma soprattutto territoriale. Non voglio dimenticare il sostegno fornito dalle associazioni del territorio, imprenditoriali e ambientaliste, e più in generale quello dei cittadini, i quali hanno aderito anni fa alla sottoscrizione di una petizione che ha portato alla raccolta di oltre 10.000 firme garantendo così un forte sostegno a questo iter che oggi si pone come un modello di gestione sostenibile dei territori. Infatti, la causa è stata sposata anche dall’associazione nazionale Città Slow che si occupa appunto di sostenibilità in territori delicati.
È un bel momento per la Costa d’Amalfi e auspichiamo che possa essere completato presto e nel migliore dei modi: la presenza oggi ad Amalfi del Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Tullio Ferrante, con cui abbiamo tenuto contatti diretti e costanti, è garanzia del buon andamento dell’iter. Abbiamo grandi aspettative, si tratta di un’opportunità enorme per i sindaci e le istituzioni territoriali: ora bisogna iniziare a ragionare sulla regolamentazione della Ztl anche perché saremo pionieri a livello nazionale e internazionale su un provvedimento in cui faremo scuola».