La retrocessione costerà caro alla Salernitana anche dal punto di vista strettamente economico. L’impatto della serie B, sempre più dietro l’angolo, sui conti della società granata – come riporta, nelle pagine sportive, il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – rischia di essere serio e sembra inevitabile l‘iniezione di nuova liquidità per allestire un gruppo (compresa l’impalcatura extra campo) in grado di tornare subito in A.
Un gruppo che per la stagione 2024/2025 risulterà composto da ventisei giocatori vincolati ai granata, tre in forse, qualcuno da poter utilizzare per far cassa e ricalibrare la rosa alla Serie B dal punto di vista tecnico e finanziario.
Il paracadute attenuerà le difficoltà ma non tutte: servirà comunque l’intervento del presidente per coprire il deficit patrimoniale immaginabile anche nel prossimo bilancio.
L’anno scorso la Salernitana chiuse a -29 milioni, cifra che potrebbe migliorare di poco. È bene precisare che le perdite sono una cosa e i debiti (totalmente nella norma negli ultimi conti) ben altra. Quanto dovrà sganciare Iervolino entro il 30 giugno? Almeno 15 milioni, dopo i 5 di dicembre per favorire lo sblocco dell’indice di liquidità in vista del mercato.
Per aggiustare i conti servirà abbassare il monte ingaggi, oggi attorno ai 45 milioni lordi, ad una cifra adeguata al totale delle potenziali entrate di cui sopra. Gran parte dei calciatori sul contratto ha riduzioni automatiche degli stipendi in caso di retrocessione che vanno dal 10 al 30%.
Per effetto di ciò, con conto da salumiere e immaginando, il monte ingaggi si attesterebbe attorno ai 28 milioni a cui aggiungere nuovi acquisti, staff tecnico e dirigenziale (tutti in scadenza).