Sulle sponde del fiume Sarno, in località Rio Foce, i pensionati dello Spi CGIL di Salerno, il giorno 15 marzo alle ore 16, daranno vita ad un flash mob – sitting per rilanciare e denunciare i gravi ritardi sull’infinita vertenza del bacino idrofluviale del fiume Sarno. L’acqua, si ricorda, è un bene comune ed irripetibile che, unitamente alla memoria, deve essere tramandato alle future generazioni.
L’acqua è fonte di vita. Essa deve essere bonificata e depurata da ogni forma di inquinamento, dai metalli pesanti ai veleni chimici, passando per tutto ciò che può danneggiare l’ecosistema. Insomma, il fiume Sarno e i suoi affluenti devono ritornare al più presto alla loro antica purezza, affinché tutti, per primi i residenti dell’Agro, possano godere della sua naturale bellezza.
«E’ per queste ragioni che abbiamo organizzato un un focus a cui parteciperanno esperti del settore e saranno presenti associazioni ambientaliste del territorio – spiega Arturo Sessa, Segretario Generale Spi Cgil Salerno-. Il Sindacato, in tutte le sue accezioni organizzative, è profondamente impegnato sul tema e auspichiamo che le azioni di disinquinamento siano ultimate nel più breve tempo possibile. Pertanto chiediamo che la condizione del fiume nel primo miglio venga estesa all’intero percorso fluviale, per fare del Sarno un luogo vivo e vivibile affinché le sue acque possano finalmente irrigare i campi, depurate e prive di ogni forma di veleno. Tutti insieme per una migliore prospettiva legata all’eco compatibilità dell’ambiente per un’agricoltura sempre più biologica, con aziende ed industrie dotate di impianti di disinquinamento e riciclaggio delle acque. Tutto questo è possibile visti gli stanziamenti già accordati e gli impegni derivanti dal PNRR».
Il Segretario Generale SPI CGIL Salerno
Arturo Sessa
Commenta