Umanamente sono affranto. Ma dire che non andrò più allo stadio è un’illazione stupida e disgustosa. Contro il Lecce sarò al mio posto.
Ho investito in questi 3 anni 75 milioni di soldi miei. Dieci per acquistarla, gli altri per stabilizzare la Salernitana in serie A. E da qui a fine campionato ne metterò altri dieci”
Ho salvato la Salernitana mentre rischiava di essere cancellata dal campionato, qualcuno lo dimentica. Sono l’unico presidente del club ad aver fatto tre anni di Serie A, quello che ha managerizzato la società, che fa attività sociali, che ha investito di più nel centro sportivo e nel vivaio e che ci ha messo più soldi.
Mi chiamano Schettino, dicono che ho abbandonato la squadra. Solo perché non parlo da mesi affinché i manager che pago possano assumersi le loro responsabilità in autonomia? È davvero questo il prezzo da pagare per non essere mai stato un tiranno? Nel calcio se fai da solo sei un tiranno arrogante, se deleghi fai la figura dell’ingenuo. Forse dovrei ascoltare di più il mio istinto“.
Sono questi altri significati passaggi estrapolati dalla lunga intervista a Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, che è stata pubblicata, a firma del giornalista Giorgio Marota, sul quotidiano “Corriere dello Sport” oggi in edicola.
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