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Lavoro, Tommasetti: “In Campania il 40% dei giovani è inattivo”

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“Il 40% dei nostri giovani è inattivo”. Lo osserva Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega. Il dato negativo arriva direttamente dal rapporto Svimez, che fornisce un quadro della crescita occupazionale negli ultimi anni.

“Nel contesto di una crescita nazionale già di per sé faticosa, in particolare nel Mezzogiorno, di certo la Campania non brilla – sottolinea Tommasetti – Basta guardare i numeri del Pil pro capite, che cala di quasi il 7% relegandoci al 15esimo posto tra le regioni italiane. Ma andando più nel dettaglio, un elemento assai preoccupante arriva dall’indicatore denominato “input di lavoro”: si tratta di un dato che emerge dal rapporto tra le ore lavorate e la numerosità della popolazione in età lavorativa, tra i 15 e i 64 anni. Qui infatti la Campania segna un -11,5% e si colloca tristemente all’ultimo posto”.

Il consigliere regionale ritiene che la vera preoccupazione arrivi dai più giovani: “Come segnala il report, molti potenziali lavoratori nella fascia di età tra i 18 e i 29 anni sono inattivi. Addirittura 4 su 10 in Campania, maglia nera insieme a Sicilia e Calabria. Abbiamo fama, insomma, di essere una regione di cosiddetti “neet”, ovvero di giovani non occupati e neppure inseriti in un percorso di formazione”.

Per Tommasetti i campanelli d’allarme sono evidenti. “Sui media si discute esclusivamente di un’autonomia differenziata che ancora non c’è, quando il vero problema sono i 9 anni dei disastri dell’amministrazione De Luca. Tuttavia non bisogna abbattersi – conclude – E’ chiaro che le politiche dell’attuale amministrazione regionale in tema di lavoro abbiano largamente contribuito a questa situazione. Ma archiviato un fallimento la Campania troverà la forza per ripartire. E il voto del 2025 sarà solo il primo passo”.

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