Salerno continua ad essere la città capoluogo dello sport negato. Un nodo burocratico e amministrativo impedisce come riporta il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – la (ri)apertura dei campi da calcio cittadini “Alcide De Gasperi” e “Rinaldo Settembrino“.
Dopo aver effettuato i lavori di realizzazione del manto in erba sintetica per entrambe le strutture (attraverso i fondi Pics), conclusi i lavori, nei giorni scorsi è stato dato anche l’ok all’omologazione.
Ma allora come mai in tanti – come mostrato sui social dai cittadini – sono costretti ad allenarsi all’esterno delle rispettive strutture?
Risposta: bisogna ultimare i lavori di rifacimento anche degli spogliatoi, trapela da Palazzo di Città. Restano da chiarire però ancora alcuni aspetti riguardanti il personale e dunque i dipendenti comunali che dovranno gestire le strutture: un’emergenza che non è di certo rientrata,
E poi ci sono da aggiungere alla lista del degrado la “cattedrale nel deserto” del Palazzetto, l’abbandono dello stadio Vestuti o le condizioni in cui ancora versa la piscina Vitale a Torrione.
Tutto documentato e denunciato ieri sera anche dal neoprogramma targato “Figli delle Chiancarelle” dal logo e dal nome emblematici: “SuperSalerno”.