In una seconda fase, che è il cuore della nostra proposta, la Regione Campania stipula dei protocolli d’intesa con le organizzazioni di rappresentanza imprenditoriale, al fine di effettuare una ricognizione dei fabbisogni professionali del mondo dell’impresa campano. I percettori vengono quindi inseriti in un Percorso regionale di inclusione attiva presso le imprese aderenti ai protocolli d’intesa. In questa fase il sostegno da parte della Regione permane e si aggiunge una quota versata dall’impresa, variabile a seconda del tipo di contratto stipulato. I fondi ci sono ma è necessaria la volontà politica. La nostra proposta di legge prevede lo stanziamento annuale di 200 milioni di euro dal bilancio della Regione Campania.
L’intenzione è garantire, nonostante i limiti delle risorse regionali, un sostegno ai nuclei familiari che, tra tutti quelli esclusi dall’Assegno di inclusione, versano nelle condizioni di maggiore difficoltà. La proposta impegna inoltre la Regione a un’attenta ricognizione di tutte le risorse a sua disposizione, comprese quelle derivanti da fonti finanziarie nazionali ed europee (Fondi strutturali europei e Programma Gol), per raggiungere l’intera platea di nuclei precedentemente beneficiari del Reddito di cittadinanza, affinché non sia lasciato indietro nessuno.
Se il governo ha scelto di fare cassa su migliaia di cittadini in difficoltà per mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, il governo regionale può e deve intervenire”. Dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello, primo firmatario della proposta di legge per un Reddito regionale di cittadinanza. La misura è stata presentata oggi presso l’Aula consiliare del Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova, insieme al presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, i consiglieri regionali proponenti Gennaro Saiello, Michele Cammarano e Vincenzo Ciampi, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, l’ex Presidente della Camera Roberto Fico e il Vicepresidente della Camera Sergio Costa.
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