“Overtourism e turistificazione mettono a rischio l’identità del territorio per lo sfruttamento eccessivo dell’ambiente e delle risorse. È indispensabile, quindi, una transizione culturale del management e una professionalizzazione dell’hospitality per la gestione di tutto il settore del turismo per non perdere il genius loci dei territori”: ne è convinto Luigi Snichelotto, presidente di AssoMiMe (Associazione Mezzogiorno Italia Mediterraneo Europa).
«Formazione, capacità di impresa, conoscenza e voglia di migliorarsi sono le keywords per gestire il turismo e non più subirlo», sottolinea Snichelotto, imprenditore di lungo corso del comparto turistico, in cui ha ricoperto nel tempo vari incarichi, tra i quali quelli di Presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo Campano Napoli, Componente della Giunta Nazionale di Presidenza, del direttivo nazionale e Presidente Regionale Campania FIPE / Confcommercio.
In occasione della tavola rotonda dal titolo “Turistificazione e sostenibilità, un nuovo modello di ospitalità diffusa”, promossa dall’Abbac Guestitaly presieduta da Agostino Ingenito, presso la Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli, Snichelotto lancia il decalogo a cui attenersi per accompagnare il settore dell’ospitalità, che non può prescindere da una logica di spiccata imprenditorialità e professionalizzazione dei processi e della formazione.
«L’extralberghiero, come gli altri settori che compongono la galassia del turismo, deve avere una sensibilità sempre maggiore per la preparazione dei propri player e dei manager delle risorse umane. Il turismo rappresenta uno degli asset strategici del nostro Pil italiano, per cui diventa determinante incentivarne la sostenibilità e intervenire sulla turistificazione a livello normativo, per frenare un fenomeno che rischia di degenerare con effetti devastanti sull’esperienza turistica per le devianze speculative, soprattutto immobiliari, con ricadute deleterie anche sull’autenticità dei luoghi e del genius loci”».
Overtourism che genera un impatto negativo anche sul paesaggio, con un eccessivo numero di turisti che accedono alla destinazione, provocando traffico, congestione e difficoltà nella circolazione, aumento del costo della vita, massificazione dei luoghi, inquinamento ambientale, crescita della pressione e della densità abitativa. «Il mercato appartiene a chi lo conquista – insiste Snichelotto – ma questa logica da far west compromette tutto il sistema turistico del nostro Paese: per tale motivo AssoMiMe ha elaborato un decalogo, ovvero una serie di linee guida per la formazione degli operatori turistici a 360 gradi, dall’acquisizione di nuove competenze all’accesso al credito e agli investimenti, alla gestione delle consulenze, per avvalersi di personale preparato per orientare le scelte di impresa nell’attuale giungla degli orpelli illegali. Quindi norme chiare, gestione del personale, marketing e comunicazione diventano leve strategiche per l’unicità dell’offerta turistica».
«In Italia abbiamo un territorio e un’attrattività turistica magnifica, straordinaria. Siamo pronti a ricevere i grandi flussi di turisti e viaggiatori internazionali?»: è la provocazione di Luigi Snichelotto alla platea della BMT all’inizio dell’imminente nuova stagione turistica, che si prevede soprattutto di assestamento, dopo l’exploit post covid.
«Per l’Abbac Guestitaly è necessario individuare percorsi certi e chiari di equilibrio e regole in relazione a fabbisogni abitativi, censimento vani sfitti, azioni concrete di politiche abitative e nuovi criteri di vivibilità e servizi. Non esistono ricette univoche, ma occorre compiere attività quasi sartoriali per le diverse realtà urbane italiane – dichiara il presidente nazionale Abbac Agostino Ingenito – Vanno effettuate analisi accurate prima di argomentare su una generalizzata turistificazione».
Secondo i dati presentati dal docente di Marketing dell’Università della Basilicata, Roberto Micera, in Italia nel 2023 ci sono state circa 445milioni di presenze (+8,1% rispetto al 2022), di cui 228,5 milioni straniere (+ 13,7%).
Coniugare, quindi, vera sostenibilità in linea con l’Agenda 2030 con esigenze turistiche delle destinazioni campane, che rischiano perdita di identità, con conseguenti costi più alti e difficile vivibilità dei centri storici e delle località stagionali.
IL DECALOGO
Il decalogo del turismo extralberghiero e non solo, in 10 punti, proposto da Luigi Snichelotto, per implementare i livelli di professionalità nel settore dell’incoming, presentato alla bmt di napoli del 16 marzo 2024:
- Districarsi negli aspetti burocratici, legali, normativi, autorizzativi, anche identificando eventuali consulenti a supporto;
- Implementare le proprie capacità di gestione delle risorse umane e quelle del proprio team;
- Standardizzare i processi di accoglienza, della propria attività, legati al soggiorno “in house” della clientela (style imprinting, la propria identità di business, unicità dell’offerta);
- Elevare il livello personale di conoscenza delle principali lingue utilizzate nelle altre nazioni, così interagendo con l’ospite in maniera più consona al mercato straniero ed agli standard internazionali
- Approfondire la conoscenza del cluster geografico in cui si opera, della sua storia, delle sue peculiarità e caratteristiche
- migliorare la propria capacità di fare rete con gli altri player dell’area e del settore onde armonizzare la propria offerta con le altre e con i segmenti di mercato coerenti avendo cura di identificare ed integrare nella propria organizzazione, se necessari, i migliori consulenti, esperti nelle aree amministrativa, tecnica, legale, di comunicazione
- Offrire sempre e comunque la migliore predisposizione empatica alla clientela, nel rapporto di permanenza “in house” e durante i contatti pre e post visita
- Identificare ed acquisire immobili, preferibilmente, nelle aree immobiliari / residenziali, del proprio territorio, maggiormente attraversate dai flussi turistici naturali e spontanei
- Realizzare strutture di accoglienza / luoghi coerenti con la propria tipologia di servizi richiesti dal cliente con l’obiettivo di sviluppare sempre meglio la propria offerta ed attività
- Identificare ed aggiornare, proponendosi, costantemente, ai principali generatori turistici di traffico, quelli più ambiti e richiesti dal flusso turistico e promossi dalle piattaforme informatiche (principali tipologie di turismo: balneare, congressuale, culturale, lacuale, montano, religioso, scolastico, termale, verde, estivo, invernale, week end, di mare, di montagna, di lago, in Italia o all’estero).
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