Concentratosi sul ruolo di Responsabile del Settore Giovanile del team dell’ippocampo, Colantuono ha accettato senza esitazione la proposta del presidente Iervolino, si è rimesso gli scarpini ed è tornato a fare quello che ha fatto per una vita.
In compagnia del vice Andrea Bovo, del collaboratore tecnico Manolo Pestrin, del preparatore fisico Armando Fucci (promosso dalla Primavera) e dell’allenatore dei portieri Mauro Lamberti, oltre che delle altre figure che rappresentano da tempo risorse dello staff (gli altri preparatori Marco Celia, Daniele Tozzi, Vincenzo Laurino, il match analyst Sandro Antonini e l’interprete Pietro Marchesano), l’esperto allenatore, che avrà la possibilità di interfacciarsi con Walter Sabatini ha guidato una seduta durata un’ora e 15 minuti, andata in scena sotto gli occhi dell’amministratore delegato Milan e del collaboratore dell’area Direzione Sportiva Pietro Bergamini.
Concentrato, motivato (può raggiungere entro fine stagione le 250 panchine in Serie A), convinto di poter dare una mano ad una squadra in evidente difficoltà, Colantuono conosce alcuni dei componenti della rosa (ha già allenato in granata Gyomber, Coulibaly e Simy, altri, come Candreva, Fazio, Manolas li ha affrontati da avversario e ne ha sempre apprezzato le qualità). 4-3-1-2, 4-2-3-1, 3-5-2, sono tutte piste percorribili, ma prima di focalizzare l’attenzione sull’aspetto tattico il trainer romano cercherà di far comprendere a tutti che nelle ultime 9 gare della stagione bisognerà scendere in campo con il giusto atteggiamento e che a lui il club ha chiesto anche valutazioni sui calciatori in ottica futura.
Salvare il salvabile (in primis la dignità) e capire chi possa ancora fare al caso della Salernitana del futuro sono le due richieste principali che Colantuono cercherà di soddisfare.
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