“Il timore è che il ripristino della linea storica diventi una lunga agonia per i trasporti – afferma Tommasetti – I viaggiatori sono giustamente preoccupati per la mancanza di programmazione che in questo caso si ripercuote sulle abitudini ed esigenze di migliaia di persone, compresi lavoratori e studenti tra Salerno, Cava de’ Tirreni e Agro Nocerino Sarnese. Questi ultimi da due mesi devono affidarsi al servizio sostitutivo dei bus del tutto insufficiente a sopperire alla mancanza di treni”.
Il consigliere regionale non manca di sottolineare le conseguenze di eventuali ricorsi: “Gli interventi, apprendiamo dagli organi di stampa, sono paralizzati dalla necessità di abbattere un immobile a ridosso dei binari su cui è avvenuta la frana. Il problema è che l’ordinanza del Comune di Salerno potrebbe portare a un contenzioso legale con i proprietari, e allora i tempi si allungherebbero ancora. Un incubo per i pendolari”.
Tommasetti conclude: “La questione della linea storica è solo una delle lacune del trasporto su ferro in Campania, figlie di opere sbandierate da De Luca e mai decollate, come l’elettrificazione della Salerno-Avellino-Benevento. Le belle parole non bastano ad alleviare i disagi quotidiani degli studenti e dei lavoratori”.