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Seicento ragazzi protagonisti a Giffoni per onorare memoria Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa

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Una giornata speciale di riflessione su uno spaccato della nostra società. La storia come maestra di vita, elemento determinante per la memoria e per la conoscenza di una delle pagine più buie della nostra Italia. Giffoni ha ricordato la Giornata Nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Presso la Sala Truffaut della Cittadella del Cinema di Giffoni Valle Piana, seicento studenti dell’I.C. Giusti di Terzigno, I.C. Moscati di Pontecagnano Faiano, Liceo Classico Tasso di Salerno e I.C. Rodari di Boscoreale sono stati protagonisti dell’evento speciale “Giffoni in A Day”. Tanti gli spunti di riflessione e gli argomenti affrontati in una mattinata all’insegna della conoscenza nel nome della libertà, rispetto reciproco e legalità, valori che non sono semplici parole ma azioni concrete che ciascuno di noi, nel proprio piccolo, può mettere in atto ogni giorno.

Ad aprire la mattinata il saluto dell’ideatore e fondatore di Giffoni Claudio Gubitosi: “Questa è una giornata importante. Oggi voi, attraverso i film che vi proponiamo, entrate nella storia di tante persone che hanno pagato con la loro vita l’impegno per la legalità e la lotta alle organizzazioni mafiose, alla corruzione e alla legalità”.

Gubitosi ha poi ringraziato l’Arma dei Carabinieri “per l’operato magistrale e di fondamentale importanza messo in campo ogni giorno per garantire valori imprescindibili come la sicurezza e la giustizia”. L’Arma dei Carabinieri, in concomitanza con il ricordo del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ha partecipato con la presenza del Colonello Filippo Melchiorre, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Salerno. “Questa è per voi una giornata di impegno e riflessione. In queste occasioni è fondamentale che la storia venga puntualmente ricordata, cancellando i timori di poter ripetere gli errori che tanti hanno pagato con il sangue. Personaggi come il Generale Dalla Chiesa devono essere i veri esempi da perseguire per il vostro futuro”.

Caloroso il saluto del Capitano Francesco D’Ottavio, curatore editoriale del film “Le stelle di Dora – Le sfide del generale dalla Chiesa”: “La legalità nasce dalle piccole cose, dagli atteggiamenti positivi che non devono essere necessariamente eclatanti come il sacrificio di un generale come Dalla Chiesa o di tante vite che si sono battute per valori così importanti. Quello della legalità, come della giustizia, sono semi che devono essere coltivati con cura sin dai banchi di scuola per formare nel migliore dei modi le nuove generazioni”.

Importante il messaggio lanciato dal Capitano Samuele Bileti, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Battipaglia. “Il nostro è un ruolo che ha come parola d’ordine l’essere altruista, in cui le esigenze degli altri valgono sempre più di quelle del singolo. Il Generale Dalla Chiesa è stato un esempio straordinario, sacrificando il bene supremo della vita a beneficio dell’intera comunità. Per questo motivo, il monito che lancio a tutti i ragazzi è di far sì che ogni scelta, ogni decisione, ogni valutazione possa comprendere anche il beneficio non solo proprio ma anche di chi vi circonda”.

Nel corso della mattinata, toccante il ricordo dei nomi delle vittime di Mafia stilato dall’associazione Libera. In seguito, i ragazzi hanno osservato in sala il cortometraggio “Il Solito Pranzo”, diretto da Andrea Valentino. Dopo il lungo dibattito, spazio a “Tonino”, cortometraggio che racconta la storia del cuoco sindacalista Antonio Esposito Ferraioli di Pagani ucciso dalla Camorra nell’agosto 1978. In sala il regista Gaetano Del Mauro e l’autore e produttore Aldo Padovano.

Nel pomeriggio, la giornata è continuata con la proiezione del film d’animazione “Le stelle di Dora – Le sfide del generale dalla Chiesa” presentato in anteprima mondiale, fuori concorso, a #Giffoni53. Il racconto, in graphic novel, ricorda la storia del Generale Dalla Chiesa, ucciso il 3 settembre 1982 dopo una lunga carriera militare e la battaglia contro le organizzazioni mafiose, con un solo uomo a fargli da scorta, dimostrazione della forza della legalità e della mancata paura nei confronti di un sistema come quello della Mafia.

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