Nei giorni scorsi ha destato profonda commozione ad Angri, nel salernitano, dov’era era nato, aveva sempre vissuto ed era conosciuto e ben voluto da tutti, la scomparsa dello storico imprenditore ed artigiano, per oltre cinquant’anni maestro dei tornitori meccanici, Nunzio Raiola, mancato l’11 marzo all’età di 69 anni: i funerali sono stati celebrati sabato scorso.
Anche il sindaco della città campana, Cosimo Ferraioli, gli ha dedicato un toccante ricordo esprimendo le sue condoglianze, anche a nome di tutta la cittadinanza, ai suoi familiari: ha lasciato in un immenso dolore la moglie e tre figli. Ma la morte di Raiola non è stata naturale bensì traumatica e conseguenza di una tragica caduta dalle scale in un’area di servizio autostradale, la San Pietro-Sarni, al punto che la Procura di Napoli ha aperto un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo in capo al legale rappresentante dell’omonima società che gestisce la stazione e ha disposto l’autopsia sulla salma della vittima.
L’incidente si è verificato il 21 febbraio, alle 11, come detto nella stazione di servizio ubicata lungo l’Autostrada A1, diramazione Capodichino-Tangenziale di Napoli, al km 1+1600, nel territorio comunale partenopeo. Raiola, che era in compagnia di due dei suoi figli, stava scendendo la rampa di scale, purtroppo priva di corrimano, per andare al bagno quand’è caduto rovinosamente lungo i gradini battendo violentemente il capo. Sul posto sono accorsi in ambulanza i sanitari del 118, che hanno prestato le prime cure al sessantanovenne e l’hanno trasportato all’ospedale Cardarelli, e gli agenti della Polizia Stradale di Napoli Nord.
Inizialmente Raiola era cosciente, ma le sue condizioni si sono rapidamente aggravate, è presto entrato in coma e dopo venti giorni di agonia è spirato, gettando nella disperazione i suoi cari, che per fare piena luce sui tragici fatti e sulle eventuali responsabilità ed essere assistiti, attraverso il consulente personale per la Campania dott. Vincenzo Carotenuto, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, in collaborazione con l’avv. Raffaele Boninfante, del foro di Salerno.
La Procura di Napoli, infatti, informata della caduta e poi del decesso dalle autorità preposte, attraverso il Pubblico Ministero dott. Mario Canale ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di reato di omicidio colposo iscrivendo nel registro degli indagati T. S., 68 anni, di Chieti, il titolare della società, la Sarni Srl, con sede a Vasto, sempre nel Chietino, che gestisce la stazione di servizio in questione.
Un atto anche dovuto, quello del Sostituto Procuratore, per consentire all’indagato di nominare consulenti di parte per gli accertamenti non ripetibili: il magistrato inquirente infatti, per accertare con previsione le cause della morte e confermare il suo nesso causale con la caduta, e per verificare se le cure prestate al paziente in ospedale siano state corrette, ha anche disposto l’autopsia sulla salma che è stata effettuata nella giornata di giovedì 21 marzo dal medico legale dott. Antonio Cavezza e dall’anatomopatologa dott.ssa Elvira La Mantia, i due consulenti tecnici d’ufficio incaricati ad hoc. L’esito della perizia autoptica sarà fondamentale per dare le prime risposte ai congiunti della vittima.
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