“Si tratta della tipica situazione di quando i venti di Scirocco che giungono sull’Italia sono partiti dal Sahara, ogni anno in media capita almeno 2-3 volte”, ha spiegato a Fanpage.it il meteorologo Mario Giuliacci. La sabbia resta sospesa nella troposfera e viene colpita dai raggi solari: è per questo che il cielo diventa giallo ocra, quasi arancione. Il fenomeno si accompagna all’allerta gialla in Campania, diramata in previsione di forti precipitazioni e temporali.
Il trasporto di polveri sottili ha un impatto negativo sulla qualità dell’aria, al punto che i medici, che hanno assistito all’arrivo al pronto soccorso di soggetti affetti da problemi respiratori, hanno suggerito di tornare ad utilizzare le mascherine anti-Covid.
In ogni caso, il 28 o il 29 marzo la situazione dovrebbe ritornare alla normalità, a causa della transitorietà del fenomeno. Come ha dichiarato Giorgio Budillon, Ordinario di Oceanografia e Fisica dell’Atmosfera e ProRettore alla Ricerca dell’Università di Napoli “Parthenope”, all’Unità, non sono i cambiamenti climatici ad averlo originato. Inoltre, nonostante l’abbassamento della qualità dell’aria, la sabbia è ricca di sostanze e minerali positivi per l’ambiente. Buddilon aggiunge che è possibile che a Pasqua la sabbia potrebbe giungere sulle Alpi, colorando la neve di rosso.