“In Italia si stima che il 5% dei bambini, sia nato in seguito alla fecondazione assistita” dichiara il dottore Giorgio Colarieti, responsabile del centro P.M.A del Ruggi, attivato dallo scorso 8 marzo, in occasione della festa della donna, è stato attivato il nuovo Centro Pubblico di Procreazione Assistita di secondo livello, così come stabilito dalla Regione Campania, inserito nel Registro Nazionale P.M.A. dell’Istituto Superiore di Sanità.
“Fino ad oggi – spiega al telefono il dottor Colarieti – i residenti di Salerno hanno dovuto ricorrere a centri privati o andare all’estero. Adesso sarà possibile offrire loro questo servizio in una struttura pubblica grazie al reclutamento di personale esperto dedicato, l’investimento in tecnologie innovative e la realizzazione di una nuova struttura in cui opera un equipe multidisciplinare altamente specializzata che utilizza le tecniche più avanzate e le attrezzature più sofisticate oggi disponibili, simili a quelle di cui sono dotati i centri di eccellenza presenti all’estero”.
La procedura prevede la prenotazione della prima visita attraverso il CUP regionale, avendo preventivamente acquisito impegnativa del medico di medicina generale rilasciata alla donna di età non superiore ai 46 anni. nel centro, poi, chi è affetto da patologie tumorali o cronico-degenerative in età fertile che rischiano a causa di terapie invasive la compromissione della fertilità, avranno la possibilità presso il nosocomio di Salerno, di crioconsevare i gameti o il tessuto ovarico.
In aggiunta va detto che il 16 marzo è stato attivato il Servizio dedicato al Trasporto delle Emergenze Neonatali (STEN) che opererà sulle province di Salerno e Avellino, coprendo un bacino di possibile utenza pari a circa 10mila parti/anno. Nelle due province indicate, ogni anno circa 300 neonati hanno bisogno di supporto ultra specialistico.