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Salerno, eccellenza “Ruggi”: interventi rivoluzionari di chirurgia vertebrale mini-invasiva

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Si parla spesso e malvolentieri di mala sanità. Lo si fa per denunciare disservizi e scandali del servizio sanitario pubblico. Oggi invece parliamo di buona sanità, quella di casa nostra: nello specifico del successo di interventi rivoluzionari presso la clinica di neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno.
Un’eccellenza nella sanità pubblica che aspetta la definitiva consacrazione.
Negli ultimi tempi l’innovazione e la ricerca in campo neurochirurgico fanno sempre più di Salerno un centro all’avanguardia per la chirurgia vertebrale mini-invasiva.

Tre nuovi innovativi interventi di microchirurgia neurochirurgica hanno letteralmente restituito
alla vita giovani pazienti della Costiera Amalfitana.

Un primo, recentissimo caso, riguarda un giovane di soli 18 anni: era praticamente allettato e, subito dopo l’intervento (che non era stato programmato), rimesso subito in piedi.
I fatti iniziano quando il giovane rovina a terra con lo scooter in seguito ad un sinistro stradale.
Dopo un primo ingresso al Pronto soccorso di Castiglione, il ragazzo veniva ricoverato presso il
reparto di neurochirurgia dell’Ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno.

Qui, all’esito di diversi accertamenti strumentali, viene diagnosticata la frattura di una vertebra della
colonna spinale con necessità di accertamenti ulteriori in merito ad un’eventuale lesione midollare.
Dopo 24 ore di ricovero, ed ulteriori accertamenti, il paziente veniva dimesso al domicilio con
prescrizione di immobilizzazione assoluta a letto e necessità di busto per qualsiasi esigenza per un
lungo periodo.

«Immediatamente ci siamo resi conto che la situazione era grave – ci dice la madre del giovane – I medici hanno prontamente verificato le condizioni di nostro figlio ma poi hanno sconsigliato l’intervento classico perché la frattura era composta e necessitava solo la formazione del callo osseo; in relazione alla giovane età di mio figlio era preferibile evitare l’installazione di viti e placche ed il tempo avrebbe fatto il suo corso. Ma a tal fine avevano prescritto l’assoluta immobilità a letto per 45 giorni ! Una scelta che comunque poteva esporre mio figlio a rischi di complicazioni e ad assistenza continua oltre che alla necessità di un ulteriore lungo periodo di riabilitazione muscolare per ottenere una deambulazione ottimale; e senza considerare le implicazioni psicologiche per un ragazzo di 18 anni costretto praticamente a letto per mesi con perdita della frequentazione scolastica, delle attività sportive e delle amicizie di vita».

Poco dopo il ritorno a casa, tuttavia, giunge la notizia di un possibile consulto alternativo.

«In effetti al ritorno a casa una persona a me vicina mi ha informato della possibilità di verificare
un’alternativa all’intervento classico» aggiunge la signora.

Dopo pochissimi giorni il giovane è stato visitato dal dottore Raffaele Scrofani, membro
dell’equipe della Clinica universitaria di neurochirurgia del Ruggi d’Aragona di Salerno – Scuola
Medica Salernitana, composta inoltre dai dottori Nicola Narciso, Ettore Amoroso e Matteo De Notaris.

Un reparto ormai all’avanguardia nel campo fondato e diretto dal professore Giorgio Iaconetta,
docente presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Salerno.

Dopo gli opportuni accertamenti, il dottor Scrofani ha proceduto ad intervento di microchirurgia mini-invasiva ricostruendo la vertebra fratturata. Un intervento in day surgery, senza esigenza di
ricovero ospedaliero. L’equipe della Clinica di neurochirurgia ha effuso polimeri siliconici, tramite
una micro-incisione che non ha intaccato le fasce muscolari o le articolazioni, ottenendo
l’immediata ricostituzione del corpo vertebrale fratturato. Poco dopo l’intervento il giovane 18enne è
tornato a casa ed ha progressivamente ripreso le attività quotidiane.

«Non ho parole per descrivere il nostro stato d’animo – ci racconta ancora la madre – Pur con le prescritte cautele, fin da subito mio figlio ha ripreso a camminare e dopo circa sette giorni è tornato autonomo in tutte le sue esigenze di vita quotidiana. In pochi giorni siamo rinati, passando da una prospettiva di mesi di convalescenza, assistenza e riabilitazione, con tutte le possibili complicazioni, ad una ripresa delle attività quasi immediata. Oggi mio figlio esce tranquillamente ed è anche tornato a scuola».

A distanza di pochi giorni un nuovo caso di assoluto interesse ha visto un altro giovane della
Costiera trattato dai clinici del Ruggi d’Aragona. In questo caso, il paziente aveva subito un crollo
delle vertebre della colonna in assenza di incidenti. Da mesi il giovane era di fatto allettato e
trattato con terapie farmacologiche, risultando affetto da un quadro clinico complesso che rendeva
molto rischiosa la possibilità di un intervento vertebrale con metodiche classiche.
Dopo circa sei mesi di calvario, la notizia di un possibile consulto presso la Clinica universitaria di
neurochirurgia del Ruggi d’Aragona di Salerno. Anche in questo caso, il dottor Scrofani ha trattato il
paziente tramite un intervento di microchirurgia mini-invasiva di vertebro-plastica, e ricostruito ben
sei vertebre della colonna spinale. Un intervento di altissima specialità, reso possibile dall’equipe
della Clinica universitaria grazie ad una serie di micro-incisioni lungo la colonna vertebrale,
altrimenti altamente rischioso secondo le tecniche classiche.
Anche in questo caso, poco dopo l’intervento il paziente è riuscito a rimettersi in piedi e
progressivamente sta tornando ad una vita autonoma.

Ultimo intervento di grande interesse, per la prima volta a Salerno, un’operazione di ricostruzione
del disco vertebrale lombare con accesso anteriore.
L’intervento – realizzato in equipe dai dottori Scrofani, Narciso ed Amoroso – è consistito nella
decompressione delle patologie a carico della colonna e del midollo spinale con ricostruzione del
disco lombare ormai consunto.

L’intervento alla colonna vertebrale con approccio anteriore è stato realizzato tramite una micro-incisione

sotto l’ombelico ed ha permesso di ricostruire il disco a livello lombare, passando così
tramite l’addome e lasciando intatti la colonna vertebrale ed i muscoli della schiena. Questo
significa ricostruire il disco ormai danneggiato e perso, mantenendo tutta la mobilità della colonna
vertebrale, anzi addirittura recuperando qualche grado che si era perso. Un’innovazione che per la
prima volta è stata apportata anche a Salerno, tra i pochi centri a realizzare un simile intervento in
tutta Italia.

Insomma, una serie di interventi resi possibili grazie alle tecniche mini-invasive apportate a
Salerno dal dottor Scrofani, con cui è possibile sostituire dischi vertebrali o ricostruire interi corpi
vertebrali tramite micro-incisioni.

Una tecnica assolutamente rivoluzionaria, che consente di operare senza intaccare l’integrità di
muscoli, corpi vertebrali e colonna spinale. In questo modo si evitano i possibili rischi
dell’intervento classico, come le patologie della colonna o le aderenze dei tessuti, che da anni
ormai dissuadono sempre più dall’intervento al prezzo di gravi rischi di immobilizzazione per i
pazienti. Inoltre, i muscoli non vengono intaccati e restano solidi ed il paziente si alza in piedi il
giorno dopo l’intervento. Dopo un solo giorno di osservazione, il paziente torna a domicilio ed è in
grado di deambulare ed effettuare le ordinarie mansioni della vita, con la prescrizione di un breve
ciclo di terapie ed integratori alimentari, non dovendo patire mesi di immobilizzazione e
riabilitazione muscolare per la ripresa delle ordinarie attività di vita.

Un’innovazione tecnica con cui vengono risolte le principali problematiche delle operazioni
chirurgiche classiche ormai obsolete. E con cui la clinica universitaria di neurochirurgia è divenuta
in poco tempo centro di eccellenza per la chirurgia vertebrale mini-invasiva e punto di riferimento
per tutto il territorio grazie ad una forte spinta ad innovazione e ricerca in campo neurochirurgico.
Una vera e propria eccellenza per Salerno e per tutto il Sud Italia che qualifica appieno il servizio
sanitario pubblico e che oggi fa del Ruggi d’Aragona il punto di arrivo di numerosi pazienti da tutta
Italia e perfino dall’estero. E non più la base di partenza dei cosiddetti “viaggi della speranza”.
Infatti, proprio la straordinarietà dell’innovazione ha comportato una crescita esponenziale della
domanda di terapie ed interventi, da parte di numerosi pazienti provenienti da ogni dove.
Grazie agli ottimi risultati raggiunti ed al successo degli interventi, sono centinaia i pazienti in lista
di attesa di intervento; numerosi i solleciti via mail all’Azienda per ottenere l’operazione in tempi
ragionevoli secondo i protocolli delle nuove tecniche mini-invasive.

Una condizione che oggi comporta la necessità di un potenziamento della Clinica universitaria di
neurochirurgia, ormai gravata da carenze di orari e strutture, onde rispondere tempestivamente ed
efficacemente all’enorme domanda dei pazienti ormai iscritti per mesi nelle liste d’attesa.
Insomma, un ulteriore elemento di eccellenza nel panorama della sanità pubblica, con cui il Ruggi
d’Aragona è divenuto in pochissimo tempo un punto di riferimento per tutto il territorio. E che
necessita di un ultimo sforzo organizzativo per potere definitivamente consacrare Salerno capitale
della ricerca e degli sviluppi tecnologici della Neurochirurgia mini-invasiva.

Fonte Quotidianodellacostiera

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