Sullo scalone – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online una fila di persone che andava ad accertarsi che la grande porta fosse proprio chiusa, qualcuno proprio spingendola e facendo volare anche interrogativi e frasi poco felici.
Pur con il foglietto al latere che spiegava le nuove regole dell’Unità Pastorale del centro storico, presieduta da Don Felice Moliterno, a tutti è sembrato incredibile che il Duomo, in una giornata così difficile e in un momento particolare per tutti – la Pasqua resta una festa di morte, per intuire la pietra del sepolcro aperta e la Resurrezione, è necessario compiere un percorso irto di ostacoli, che ha da stravolgere ogni àncora terrena – non accogliesse il fedele.
L’unico altare della reposizione del centro storico visitabile è stato Sant’Agostino, dal momento che erano chiuse anche le chiese del Crocifisso nei Mercanti e quella di Santa Lucia su via Roma. Aperta invece la chiesa dell’Annunziata.