L’importante taglio delle bollette si tradurrà in un risparmio annuo medio di 135 euro per la famiglia tipo, fornendo un respiro finanziario benvenuto dopo mesi di aumenti dei costi energetici. Ma a partire dal 30 giugno il servizio di maggior tutela per le bollette elettriche terminerà, come già successo per il gas. Verrà mantenuto solo per i cosiddetti “vulnerabili”, ossia over 75, disabili e percettori di bonus sociali
L’ultimo aggiornamento dei prezzi da parte dell’Arera porta sollievo alle 4,5 milioni di famiglie non vulnerabili ancora sotto la sua tutela, con prezzi che si avvicinano ai livelli precedenti alla crisi
Arera ha infatti stabilito un livello dei prezzi vicini ai livelli pre-crisi e decisamente sotto (-47,7%) la media registrata dal 1 luglio 2022 al 30 giugno 2023, quando l’energia era sui picchi massimi
In vista della fine del mercato tutelato, le organizzazioni dei consumatori sono già proiettate verso il futuro, e si domandano quali sono le prospettive del mercato libero
Gli utenti che non avranno scelto un operatore privato entro il 30 giugno (districandosi fra centinaia di offerte e sotto offerte) saranno automaticamente trasferiti al Servizio di Tutele Graduali, gestito da fornitori selezionati tramite asta
Questo servizio transitorio durerà tre anni, fino a marzo 2027, e sarà molto difficile che venga prorogato. Gli utenti già passati al libero mercato, hanno tempo fino al 30 giugno per tornare al mercato tutelato e approfittare poi del Servizio di Tutele Graduali
Secondo le ultime informazioni fornite dall’Arera, le tariffe nel mercato libero potrebbero aumentare già quest’anno, generando preoccupazioni tra gli utenti. “Secondo le stime dei prezzi al kilowattora resi noti ieri dal presidente di Arera, Besseghini, nel 2024 chi è nel libero pagherà mediamente 135 euro in più”, ha spiegato Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori
Alcune organizzazioni dei consumatori evidenziano che, attualmente, nessuna delle offerte nel mercato libero risulta più vantaggiosa del Servizio di maggior tutela. “A Roma, su ben 636 offerte del libero mercato, nessuna è più conveniente del Servizio di maggior tutela e l’offerta libera più economica costa ben 55,29 euro in più”, ha specificato sempre Vignola
Per il presidente del Codacons Carlo Rienzi “il vero problema ora sono i prezzi dell’energia sul mercato libero, dove le tariffe risultano ancora elevate e non si assiste a una reale concorrenza tra operatori”. Un calo delle tariffe anche nel mercato libero è necessario, ha insistito il Codacons, “perché tutti i consumatori abbiano gli stessi vantaggi di quelli che potranno restare nel mercato tutelato”