Complessivamente, la spesa prevista si aggira intorno ai 3,5 miliardi di euro; circa 350 euro a persona. Il Belpaese rimane la meta preferita nell’85% dei casi. Il 61% dei viaggiatori, ha scelto delle vacanze brevi, con due pernottamenti a destinazione. Sale dall’11% al 15% la quota dei viaggi all’estero: le mete preferite sono Spagna, Francia ed Austria, indipendentemente dai pernottamenti programmati.
È stata stimata una quota di presenza nostrana pari al 51% del movimento totale, contro il 49% di quella straniera; tuttavia, mentre queste ultime segnano un forte aumento, la domanda italiana mostra una leggera flessione (-0,8%): continua a pesare la riduzione del potere d’acquisto, che incide su budget e scelte di consumo.
Secondo l’analisi di Confcommercio, per il 25% delle preferenze, il mare è ancora una scelta prioritaria. Seguono le città d’arte (21%) e la montagna (15%). Opta per un albergo o un b&b il 51%; mentre il 30% approfitta della Pasqua per riaprire seconde case di proprietà o per andare a trovare parenti e amici.
Restando nella penisola, il 46% degli italiani fa un viaggio fuori della regione di appartenenza. Campania, Sicilia e Puglia risultano la meta scelta per 3 intervistati su 10; tra le regioni del Nord, Emilia Romagna, Lombardia e Toscana distanziano di poco Liguria e Veneto.
Le regioni del Nord Ovest registrano le variazioni più significative del movimento con il +1,8% (-0,4% di italiani e +4,2% di stranieri), seguite dalle regioni del Centro, +1,2% (-0,9% di italiani e +3,4% di stranieri).
La stima per le aree del Sud-Isole si ferma al +0,7% (-0,4% di italiani e +2,3% di stranieri); per il Nord Est è del +0,9% (-1,1% di italiani e +2,7% di stranieri).
di Tony Ardito