Il festival che diffonde il rispetto per l’ambiente e la divulgazione della green economy attraverso la forza comunicativa della musica e dell’arte, in passato primo progetto di musica live in Italia a tenersi all’interno di un’isola ecologica per la raccolta differenziata dei rifiuti e premiato a Roma all’interno della rassegna “Comuni Ricicloni 2017” di Legambiente, quest’anno ritorna con un’edizione speciale dopo anni di pausa.
L’occasione è quella dell’Habitat Fest!, il festival conclusivo del progetto “Habitat: riabitare insieme nuovi ecosistemi urbani” finanziato dalla Regione Campania e promosso da Blam in partenariato con Campania ECO Festival, Hormé, ZAP laboratorio urbano, il circolo Arci “Marea” di Salerno e I semi del Futuro aps ed il patrocinio del Comune di Salerno.
La nuova edizione del Campania ECO Festival, la nona dal 2011 ad oggi, sarà completamente gratuita e vedrà l’esibizione di storici e nuove ensemble artistiche del panorama musicale campano ed italiano.
Tonico 70 è un rapper e producer salernitano con il suo album “Antonico” è accompagnato live da Banda Maje, ovvero una family di artisti nati sotto il sole della “Salifornia” e cresciuti a pane, funk e sceneggiate. Il progetto si è esibito live al Locus Festival 2023. L’album Antonico è edito per Four Flies Record ed è stato disco del mese di novembre 23 per la rivista Rumore. Il sound racchiude tutte le contaminazioni dei musicisti partendo dal Rap classic passando per il reggae, il funk ed il soul.
Sabato 6 aprile saliranno sul palco del Parco dell’Irno anche i PS5 – Pietro Santangelo 5tet. A poco più di due anni da “Unconscious Collective”, il poliedrico musicista napoletano Pietro Santangelo è tornato in studio per registrare e produrre dieci nuove tracce inedite. I PS5 – Pietro Santangelo 5tet sono:
Pietro Santangelo è ai sassofoni tenore e soprano, pianoforte, voce, sospiri, percussioni addizionali;
Paolo Batà Bianconcini si divide tra congas e percussioni afrocubane;
Giuseppe Giroffi è ai sassofoni tenore e baritono;
Vincenzo Lamagna è al basso elettrico;
Salvatore Rainone alla batteria.
Sempre nel solco della musica strumentale di elezione jazzistica, i nuovi brani proseguono il percorso intrapreso da Santangelo già dai primissimi Slivovitz e mai accantonato negli anni a seguire: la ricerca multiculturale come principio compositivo. Ogni brano di Echologia, l’ultimo album, trae ispirazione dall’idea di biodiversità: come i diversi agenti biologici contribuiscono all’equilibrio della biosfera così gli elementi musicali di diverse culture mirano a creare un sistema musicale fertile ed in costante evoluzione.
La coesistenza e l’avvicendamento di elementi musicali multiculturali mira a stabilire un equilibrio ritmico solido sul quale si intrecciano le suggestive trame melodiche dei due sassofoni. “Echologia” ed i lavori precedenti sono rami dello stesso albero ed il gioco di parole sottolinea la passione del musicista e produttore per gli echi analogici vintage usati in fase di missaggio in maniera creativa, alla maniera dei pionieri giamaicani maestri dell’arte del dubbing.
La copertina di Sabrina Cirillo si ispira al mito della ninfa Eco, l’oreade condannata da Giunone a potersi esprimere ripetendo solo le ultime parole del suo interlocutore, morì consumata dal dolore e di lei non rimase altro che la voce. Con un workshow prima e con la musica poi, sabato 6 aprile al Parco dell’Irno ci sarà anche Maurizio Capone.
Capone è l’uomo animale forgiato dai principi di uguaglianza, antirazzismo e condivisione post sessantottini, naturalmente predisposto all’anarchia, alla matematica e alla fisica. Distaccato dal mondo comune e dalle sue regole, lo si può definire Sciamano della Musicalismo (il suo manifesto e linea di pensiero), le sue melodie infatti provengono dai suoni a 8 bit della realtà quotidiana. Sotto il cappello della musica è riuscito ad esprimere il contatto con la natura e i suoi strumenti e la sua band ne sono l’esempio.
Maurizio è fondatore dei “Capone & BungtBangt”, ovvero la storia conquistata da una band nata dalla nobile idea del riciclo creativo, accompagnata da un amore viscerale per la musica e la natura. Capone & BungtBangt nascono dalle mani della nonna di Capone, che costruiva per suo diletto bambole con oggetti che normalmente sarebbero finiti nella pattumiera. Un “arrangiamento creativo” che ha plasmato Maurizio Capone anche negli anni successivi.
Nel 1999, dopo diverse esperienze musicali, è ripartito da zero mettendo in piedi una megaband non convenzionale, con strumenti da creare e inventare, per dar vita a suoni e musiche vergini, dal sound unico ovvero i “Capone Bungt & Bangt”. “Dalle nostre mani nasce la magia, oggetti privi di valore diventano splendidi strumenti musicali di inestimabile pregio e dal sound unico!” dice Maurizio parlando dei suoi progetti musicali.
L’Habitat Fest! però non è solo un semplice concerto.
Dal 6 al 7 aprile, infatti, Habitat Fest! sarà una festa ecosostenibile itinerante a conclusione del lungo e intenso progetto “Habitat: riabitare insieme nuovi ecosistemi urbani” che ha interessato, nell’ultimo anno, il centro storico e la zona orientale della città di Salerno attraverso l’Habitat School, l’Habitat School Kids e gli Spin-Off di Habitat.
L’Habitat Fest! sarà occasione per condividere quanto fatto in questi mesi, ascoltare testimonianze preziose, riflettere attraverso laboratori e mostre e fare festa insieme, nel pieno rispetto dell’ambiente.
Sabato 6 aprile la festa inizierà dal mattino al Parco Urbano dell’Irno, presso il Teatro Ghirelli, per un racconto di quanto fatto con istituzioni, associazioni e cittadini.
Si continuerà con l’esibizione della piccola Banda Kalangu, nata durante il percorso con il supporto del maestro Francesco Fasanaro.
Dopo una degustazione di cucina sostenibile, nel pomeriggio spazio alla masterclass di Capone Bungt e Bangt per realizzare e suonare strumenti musicali con materiali di riciclo, ed infine al concerto serale.
Domenica 7 aprile, invece, la festa continuerà in modo itinerante.
Una critical mass, in collaborazione con Fiab, partirà dal centro storico di Salerno per raggiungere i Giardini Europa nell’ex campo di calcio di via Carnelutti, dove è stato avviato un processo di rigenerazione per dare forma a orti sociali e una nuova area di biodiversità urbana. Con esperti e practitioner si terrà qui un incontro sulle food policies, un pranzo conviviale in cui ognunə porta ciò che vuole e un piccolo laboratorio sull’agricoltura urbana per piccoli e adulti.
Alle 18:00 ci si sposta nel centro storico per raggiungere l’antica salita di Montevergine, dove l’area di biodiversità di Montevergine Park ha trasformato una piccola area verde pubblica abbandonata, per vivere insieme lo spettacolo “Voce del Verbo Alveare” di Teatro Rebis, adatto ad adulti e piccini.
La festa proseguirà presso il punto di comunità “I Morticelli”, in Largo Plebiscito con talk e sorprese!
Tanti buoni motivi per vivere il ritorno del Campania ECO Festival all’interno dell’ Habitat Fest!