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Salernitana, difesa da dimenticare: ma l’attacco? Inesistente

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Peggior difesa e peggior attacco, minor numero di vittorie e di punti conquistati della Serie A. E’ evidente che per i freddi numeri l’ultimo posto in classifica della Salernitana, chiamata ad evitare di inserire il proprio nome nelle statistiche dei record negativi della massima serie, sia più che meritato.
A quello relativo ai gol incassati (64 in 31 partite), problema irrisolto nei tre tornei di A disputati dai granata, quest’anno è andato ad aggiungersi anche quello dei gol segnati (appena 25). Il capocannoniere della passata stagione, Boulaye Dia, autore di 16 reti, non è riuscito a ripetersi, sebbene la Salernitana abbia investito una cifra importante per il suo riscatto dal Villareal ed abbia scommesso dal punto di vista tecnico su di lui. Separato in casa dopo i capricci di Udine, le ennesime bizze di una stagione da dimenticare, Dia ha assicurato solo 4 reti (senza assist per i compagni). Ovviamente, non tutte le colpe del bilancio offensivo fin qui in rosso possono essere addebitate al senegalese.
Se il cannoniere principe del team dell’ippocampo con 6 centri è Antonio Candreva, non certo un attaccante nel senso stretto del termine, si può ben comprendere che il contributo realizzativo delle punte sia venuto meno. Il giovane Tchaouna, unica nota lieta della stagione (e pezzo pregiato del prossimo mercato estivo) è andato a bersaglio 2 volte e si è rivelato più bravo a mandare a rete i compagni (4 assist per lui, secondo solo al solito Candreva in questa speciale classifica). Mentre Simy, Ikwuemesi e il rinforzo di gennaio Weissman sono riusciti ad inserire il loro nome nel tabellino solo una volta a testa (al pari di Jovane, ceduto nel mercato di riparazione). Sono rimasti all’asciutto Stewart e Botheim, andati via a gennaio. E’ ancora alla ricerca del primo squillo in maglia granata il jolly Vignato.
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