La carenza di medici e infermieri ha avuto conseguenze devastanti, con la perdita di oltre 100mila posti letto e una diminuzione del personale di 20mila dottori e 70mila infermieri. La situazione è diventata particolarmente grave nelle Regioni sotto commissariamento. La strategia del Ministero prevede una serie di azioni volte a invertire questa tendenza. Tra le misure adottate, vi è l’approvazione di emendamenti al decreto PnRR in Commissione Bilancio della Camera, che consentiranno l’assunzione di nuovi medici e l’ampliamento del personale disponibile. In particolare, si mira a confermare i contratti dei precari e ad estendere le opportunità per gli specializzandi.
Il governo ha deciso di eliminare il limite attuale sulle assunzioni di medici a tempo determinato, che era pari al 50% della spesa del 2009. Ciò consentirà l’ingresso di nuovi medici attraverso varie forme contrattuali, inclusi contratti di collaborazione coordinata e continuativa e contratti di formazione lavoro.
Il pacchetto di interventi potrebbe portare al riempimento di circa 5mila posizioni nel sistema sanitario nazionale. Parallelamente, il Ministero sta lavorando a un piano per ridurre le liste d’attesa per le prestazioni non urgenti, che attualmente registrano significativi ritardi in Italia.