Chi è e che cosa fa un RSPP
Seguire un corso rspp è indispensabile per poter assumere tale incarico. Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione è tenuto a rispondere al datore di lavoro e ha il compito di coordinare il servizio che riguarda, appunto, la prevenzione e la protezione dai rischi. In sostanza, un RSPP è il soggetto che riceve dal datore di lavoro il compito di coordinare l’insieme di mezzi, sistemi e persone che formano il servizio di protezione e prevenzione aziendale, al fine di garantire la protezione ottimale rispetto ai rischi professionali che caratterizzano, anche solo potenzialmente, un’attività lavorativa.
Chi può diventare RSPP
Che si parli di un RSPP interno o esterno, per venire nominati e ottenere tale incarico è necessario essere in possesso di un attestato di frequenza a un corso di formazione dedicato ai rischi che si corrono sul posto di lavoro; occorre, poi, possedere un titolo di studio pari almeno al diploma di istruzione secondaria o, in mancanza di esso, avere maturato una comprovata esperienza, non inferiore ai 6 mesi, nel ruolo di responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Tutti gli RSPP, poi, sono tenuti a frequentare un corso di aggiornamento con una cadenza di una volta ogni cinque anni e una durata variabile in base al livello di rischio che è stato valutato all’interno dell’azienda.
La nomina di un RSPP
Come si è già accennato, tocca al datore di lavoro provvedere alla nomina degli RSPP, compito che non può essere affidato né al dirigente né eventualmente ad altri collaboratori dell’azienda. Nel caso in cui venga a mancare la nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, ecco che questa responsabilità toccherebbe direttamente al legale rappresentante della società, dal momento che si tratta del soggetto che ha la responsabilità dal punto di vista penale della mancanza di questa figura in azienda. L’incarico di RSPP può essere attribuito a un consulente esterno o a un dipendente interno, ma può essere assunto direttamente anche dal datore di lavoro. In ogni caso è richiesto il rispetto dei requisiti indicati in precedenza.
Il numero di RSPP
Ma il numero di RSPP è sempre lo stesso in tutte le aziende? In realtà sì, e se si dà uno sguardo al Testo Unico della Sicurezza è possibile trovare tutte le informazioni di riferimento utili da questo punto di vista. Il datore di lavoro può ricoprire questo ruolo solo nelle aziende industriali, artigiane, zootecniche o agricole con non più di 30 addetti, nelle aziende della pesca con non più di 20 addetti e in tutte le altre aziende con non più di 200 addetti. La legge indica che in un’azienda può essere obbligato un unico RSPP, in modo che la politica aziendale di sicurezza sia effettiva, efficace, coerente ed unica.
I corsi di aggiornamento
I datori di lavoro, i consulenti esterni e i dipendenti interni che rivestono il ruolo di RSPP per esercitare la professione hanno l’obbligo di frequentare diversi moduli. Il modulo A ha una durata di 28 ore; il modulo B ha una durata di 48 ore, con una specializzazione di 12 o di 16 ore; il modulo C ha una durata di 24 ore. Nel caso in cui il responsabile del servizio di prevenzione e protezione funga anche da legale rappresentante, è richiesta la partecipazione a un corso di formazione la cui durata è variabile in funzione del livello di rischio che viene determinato dal codice ATECO aziendale: 16 ore in caso di rischio basso, 32 ore in caso di rischio medio e 48 ore in caso di rischio alto. Anche la durata dei corsi di aggiornamento è correlata al codice di rischio ATECO: 6 ore per il rischio basso, 10 ore per il rischio alto e 14 ore per il rischio alto.
Le proposte formative di Progetto81
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