Peggio di Salerno – come riporta, anche in prima pagina, il quotidiano “La Città” oggi in edicola – in Campania fa solo Napoli, con l’1,24% dei plessi in cui è attivo il servizio di refezione.
Più alti, ma comunque al di sotto del dato nazionale, i valori per gli altri capoluoghi di provincia della “terra felix”: Caserta s’attesta al 22,95%, Benevento al 22,27% e Avellino al 20,63%.
Un altro primato negativo, dunque, per Salerno, una maglia nera per le mense scolastiche che riassume in sé la sintesi di un fallimento, almeno per quanto riguarda il welfare scolastico (proprio di recente, intanto, nel capoluogo è iniziato il servizio di refezione affidato alla nuova società che si è aggiudicata l’appalto indetto negli scorsi mesi dal Comune con diverse innovazioni “green”).
Perché, come mette in risalto OpenPolis che ha effettuato la ricerca per l’intero Paese, la deprivazione alimentare incide di più tra bambini e ragazzi.
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