raccolga il grido di allarme legato alla scomparsa di maestranze nell’artigianato Made in Italy e
Made in Campania in particolare
Napoli, 15 aprile – Nell’ambito della celebrazione della prima Giornata nazionale del Made in
Italy, l’Assessore alla Formazione Professionale della Regione Campania, Armida Filippelli, non
ha fatto mancare la sua presenza propositiva a tutte le iniziative a cui è stata invitata, dimostrando
un forte impegno verso la promozione del saper fare campano. La manifestazione, in programma
nei giorni 15, 16 e 18 aprile, propone un ricco calendario di attività, tra cui visite guidate, mostre,
workshop e conferenze. L’attenzione è incentrata sulla moda, filiera strategica che contribuisce in
modo significativo alla cultura e all’economia del Paese.
Tra i molti appuntamenti figura “NAPOLI CREA – Il Made in Italy tra tradizione e
contemporaneità”, tenutosi questa mattina a Villa Doria D’Angri a Napoli. Organizzato
dall’associazione “Le Mani di Napoli”, l’evento ha rappresentato un’importante piattaforma di
discussione e valorizzazione dell’artigianato e ha visto la partecipazione di figure di spicco del
mondo imprenditoriale, accademico e istituzionale locali e nazionali.
Nella stessa giornata, l’evento “Made in Italy, sì lo voglio” presso la Camera di Commercio di
Salerno. L’iniziativa, ideata e voluta dalla CNA Salerno e patrocinata da numerosi enti locali e
nazionali, ha visto un fitto programma di interventi incentrati sull’artigianato artistico d’eccellenza.
In esposizione, difatti, le opere di arte orafa del Maestro Rosmundo Giarletta, le colorate ed
allegre stoffe note come le “pezze di Positano” con i capi di Louise Barba e le ceramiche
variopinte e variegate di Franco Raimondi, Lucia Carpentieri, Giuseppe Cicalese, Antonio
Solimene, Fabio Mosca, Luca Bisogno, Benvenuto Apicella, Annarita Cassetta, Margherita
D’Amato, Antonio D’Acunto, Lucio Ronca, Tiziana Massimino.
«È essenziale che la nostra Regione mantenga un impegno costante nella formazione specifica per
l’artigianato», afferma l’Assessore Armida Filippelli. «Tradizione e innovazione, territorio e
globalizzazione devono essere al centro delle nostre politiche per garantire una formazione che non
solo preservi, ma esalti la forte vocazione delle diverse aree della Campania. Tutto ciò deve essere
oggetto di una misura dedicata alle arti e ai mestieri che raccontano storie, manualità e creatività,
trasformandole in un’industria sostenibile, soprattutto sotto il profilo umano, perché fatta da uomini
e donne protagonisti e non meri esecutori. La sartoria napoletana, l’arte presepiale e orafa, così
come quelle della ceramica e della porcellana, insieme alla produzione di strumenti musicali, sia
tradizionali che moderni, e tanto altro, sono a rischio estinzione a causa della carenza di
manodopera qualificata. Questi settori non solo costituiscono un patrimonio culturale prezioso, ma
offrono anche significative opportunità occupazionali. Pertanto, è necessario e determinante
aggiornare i percorsi formativi e rafforzare la collaborazione con gli artigiani per salvaguardare
questi mestieri. Contemporaneamente, è nostro compito implementare campagne educative e
informative che mettano in luce le vaste possibilità di carriera e sviluppo, anche su scala
internazionale, che l’artigianato della nostra Regione può offrire ai giovani».
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