Turnover con 36 elementi impiegati dall’inizio dell’anno: Salernitana, amaro primato
La Salernitana torna all’Arechi per la quarta gara della gestione Colantuono, che fin qui ha raccolto solo un pareggio a fronte di due sconfitte. L’operazione “Salvare la faccia”, insomma, non ha prodotto frutti e la squadra di Iervolino dà l’impressione di essere solo in attesa della condanna definitiva alla retrocessione. L’aritmetica tiene ancora in vita le residue speranze, ma il countdown è iniziato. Per la gara con la Fiorentina il tecnico del team dell’ippocampo dovrà rinunciare allo squalificato Coulibaly e rischia di dover fare a meno anche di Maggiore, infortunatosi nel finale del primo tempo del match in casa della Lazio. Un bel problema per mister Colantuono, già orfano di Kastanos. Il trainer granata spera di recuperare Basic e dovrebbe affiancargli Legowksi, altrimenti dovrebbe puntare su Gomis, che finora ha raccolto solo le briciole, senza convincere, un po’ come tutti i calciatori giunti nel corso del mercato di riparazione. Non che gli altri abbiano fatto meglio (in buona sostanza solo da Tchaouna e Candreva sono arrivati segnali di un certo tipo). D’altronde, la Salernitana, che ha cambiato 4 allenatori, ha ruotato 36 elementi dall’inizio dell’anno (nessuno come i granata nei 5 principali campionati europei), a testimonianza solo di una gran confusione, a tutti i livelli. In attesa di novità per quanto riguarda la prossima stagione, la palla passa ancora al campo. Vedremo se Colantuono riproporrà la difesa a tre o tornerà al 4-4-1-1, se ad Ochoa sarà ancora preferito Costil, se potrà tornare in campo Fazio, se i giocatori di proprietà saranno ancora preferiti a quelli ingaggiati a titolo temporaneo. I granata vanno ancora a caccia della prima vittoria del 2024 e cercheranno di spezzare la serie negativa più lunga della storia della società in Serie A.
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