«Quando i ragazzi vengono a colloquio – racconta – molti sono più interessati ai week end liberi che al servizio, quando invece il nostro è un lavoro che si svolge per lo più quando gli altri sono in vacanza e nei giorni di festa».
E visto che i robot non hanno pretese, «ho risolto prendendo questa decisione». E se le macchine sono riuscite a sostituire operai nelle fabbriche, lo stesso sono destinate a fare anche presso le attività dove il contatto umano sembra imprescindibile.
La notizia dei camerieri-robot ha fatto il giro della Penisola Sorrentina ma anche della Costiera Amalfitana, dove le strutture ricettive soffrono la difficoltà a reclutare personale dipendente.
Fonte quotidianocostiera.it