La squadra di mister Colantuono deve disputare ancora sei partite ed avrà l’obiettivo di migliorare le proprie statistiche, per cercare quantomeno di scongiurare il rischio di inserire il proprio nome nelle speciali classifiche dei record negativi. In città si respira un’aria di distacco, quasi un disamore nei confronti di questa compagine e della società che a differenza di quanto promesso a giugno scorso ha disatteso tutto e tutti. Paradossalmente c’era più ottimismo l’anno difficile del ritorno in A quando il trustee sembrava avviare il fallimento dei granata nei mesi di novembre e dicembre che in queste settimane.
Con l’aritmetica certezza della retrocessione ormai in arrivo, il team dell’ippocampo non dovrà abbassare l’asticella dell’attenzione e, anzi, libero mentalmente dovrà cercare di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Nel match di domenica contro la Fiorentina mancherà lo squalificato Coulibaly, Maggiore ha rimediato un infortunio al ginocchio che lo costringerà a fermarsi, ancora out Kastanos, da verificare Fazio, Manolas, Boateng e Basic. Ieri il centrocampista della Lazio ha svolto lavoro differenziato ma Colantuono conta di recuperarlo per schierarlo al fianco di Legowski in una mediana in emergenza. In alternativa sono pronti Martegani e Gomis.
Il ballottaggio tra Costil ed Ochoa verrà risolto in extremis. In difesa, possibile l’impiego di uno tra Zanoli e Pierozzi e Pellegrino come esterni bassi, mentre ci sono dubbi per quanto riguarda la coppia centrale. In mediana, gli esterni alti potrebbero essere Tchaouna e Bradaric. Per la punta centrale sono in lizza i soliti Ikwuemesi, Simy e Weissman che non riescono a sbloccarsi: ognuno di loro ha timbrato il cartellino solo una volta in questa stagione.