All’approfondimento del controllo si accertava, poi, che la vasca di stoccaggio dei rifiuti liquidi non era mai stata svuotata da ditta autorizzata ed inoltre le acque di piazzale, altamente contaminate dall’attività svolta, venivano scaricate, senza alcun tipo di depurazione, direttamente nella fognatura pubblica.
Considerata la natura pericolosa per l’ambiente delle condotte accertate, i militari provvedevano prontamente a porre sotto sequestro l’attività e le attrezzature ivi presenti e a deferire all’A.G. il titolare ai sensi degli artt. 137 e 256 del Testo Unico Ambientale (D.lgs 152/2006).