Salernitana, il silenzio surreale di città e società nella settimana che potrebbe segnare la retrocessione
Tempo di calcoli, conti e proiezioni nella Salernitana. Al di là della classifica (che parla chiaro, in attesa solo dell’aritmetica retrocessione) sono altri i numeri ad impegnare in questo periodo la società granata. Quelli del bilancio, tra costi elevati ed ingaggi da ridurre, che interferiscono nella valutazione sul futuro del club. Danilo Iervolino riflette su ogni ipotesi e prospettiva ma a breve, entro fine aprile (tempo dichiarato dalla società) sono attesi i primi passi verso la nuova stagione. Intanto domenica all’Arechi arriva la Fiorentina, nella prima delle ultime sei giornate di un campionato che la Salernitana ha ormai salutato da tempo. Il tutto nel silenzio surreale di una città e tifoseria rassegnata da tempo e di una dirigenza quasi assente nei suoi vertici per vari motivi. Intanto bisogna onorare ciò che resta di un disastro calcistico. Colantuono è alle prese con un centrocampo da ridisegnare senza lo squalificato Coulibaly e l’infortunato Maggiore. Kastanos è sempre indisponibile e quindi le scelte sono quasi obbligate. Giocherà sicuramente Legowski. Al suo fianco potrebbe esserci Basic che, però, non è al meglio. Ci sono poi Martegani e Gomis ma entrambi sarebbero adattati in mezzo al campo. Sulle fasce potrebbero esserci Tchaouna a destra e Bradaric a sinistra. Alle loro spalle si preparano Zanoli o Pierozzi a destra, Pellegrino a sinistra. Al centro della difesa Fazio è disponibile, da valutare Manolas e Boateng. Tra i pali è ballottaggio tra Ochoa e Costil. Candreva agirà alle spalle della prima punta dove ci sono tre calciatori in lizza: Ikwuemesi, Simy e Weissman.
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