In particolare, saranno messe alla prova le strategie operative introdotte per gli scenari 1 (che si riferisce a una situazione in cui la sismicità produce danneggiamenti limitati e localizzati in piccole porzioni di territorio della zona d’intervento) e 2 (che si riferisce a uno scenario in cui la sismicità produce danneggiamenti più severi in porzioni più ampie di territorio).
In base alla pianificazione, per ciascuna delle due situazioni sono previste specifiche strategie operative: per il primo scenario infatti è prevista una azione attuata dal livello locale e regionale in raccordo con il livello nazionale, per il secondo scenario la risposta operativa determina invece il coinvolgimento del livello nazionale con il coordinamento affidato al Comitato Operativo della protezione civile e la successiva eventuale attivazione della DiComaC, la Direzione Comando e Controllo, nonché una possibile mobilitazione del Sistema Nazionale di Protezione Civile.
L’esercitazione di lunedì testerà entrambe le procedure per consentire al sistema di essere più preparato rispetto alle azioni da attuare in base al Piano in caso di necessità.
Per questo, il test riguarda solo i “posti di comando”, non coinvolgerà la popolazione ma solo i soggetti istituzionali preposti: i Comuni di Napoli, Bacoli, Pozzuoli, Quarto, Marano, Monte di Procida, Giugliano in Campania, la Prefettura di Napoli, la Regione Campania, la Città Metropolitana di Napoli, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Vesuviano e il Dipartimento di Protezione Civile.
Nell’ambito dell’esercitazione, Regione Campania provvederà ad allestire la Sala Operativa (Soru) e la Sala Emercom come si farebbe davvero in caso di necessità, con l’attivazione di tutte le funzioni coinvolte: coordinamento e raccordo con i Coc (Centri Operativi Comunali), assistenza alla popolazione, volontariato, censimento del danno, logistica, comunicazione alla popolazione e alla stampa.
Saranno svolte anche prove di evacuazione in quattro scuole: l’istituto Madonna Assunta a Bagnoli nel comune di Napoli, l’istituto Paolo di Tarso nel comune di Bacoli, le scuole San Giuseppe e Giacinto Diano nel comune di Pozzuoli.
All’esercitazione di lunedì farà seguito un ulteriore test sempre nell’ambito delle procedure previste dalla Pianificazione bradisismica: si terrà il 30 e 31 maggio prossimo e servirà a verificare le azioni operative relative al terzo scenario quello in cui si assume che le deformazioni del suolo subiscano un incremento nel sollevamento.
Ad ottobre, inoltre, è programmata una terza e più ampia esercitazione per testare la risposta operativa in caso di rischio vulcanico nell’ambito del Piano Nazionale Campi Flegrei che è stato già sperimentato da “Exe Flegrei 2019” e che, proprio grazie a quella esperienza, è stato aggiornato.